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La Chiesa ortodossa d’Ucraina

Il 15 dicembre 2018 nella cattedrale di Santa Sofia a Kiev, in un Concilio per la riunificazione, le due Chiese non legate al Patriarcato di Mosca (Chiesa Ortodossa Ucraina – Patriarcato di Kiev e Chiesa ortodossa autocefala ucraina) hanno formato la Chiesa ortodossa d’Ucraina. Epifany (Dumenko) è stato designato primate di questa chiesa autocefala. Il 5 gennaio 2019, al Fanar, alla presenza dell’allora presidente ucraino Petro Poroshenko, e di Epifany, il patriarca Bartolomeo ha firmato il tomos, documento che attestava l’ autocefalia della neo-costituita chiesa. Il giorno successivo l’ha consegnato ai due. Ne scrive Nikos Tzoitis, nell'articolo pubblicato su La Stampa il 5 gennaio 2019, “Nasce la Chiesa ortodossa ucraina, firmato a Istanbul il decreto dell’autocefalia”.
Nikos Tzoitis, La Stampa, 5 gennaio 2019.
 

La consegna del Tomos di Autocefalia al primo primate della nuova Chiesa Ortodossa Autocefala di Ucrainia, Epifanios.
Al Fanar di Costantinopoli, durante una cerimonia celebrata sabato secondo la piena tradizione bizantina, alla presenza massiccia delle massime autorità politiche ucraine, guidate dal presidente Petro Poreshenko, è stato firmato il cosiddetto Tomos, ovvero il decreto che concede l’autocefalia alla nuova Chiesa ortodossa ucraina, guidata dal nuovo primate Epifanios, eletto metropolita di Kiev e di tutta l’Ucraina secondo la tradizione slava per cui tale grado viene conferito al solo primate di una Chiesa autocefala, mentre al resto della gerarchia è concesso il titolo di vescovo.
 

 

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