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Intervista a Bartolomeo I

Dal punto di vista del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, il riconoscimento dell’autocefalia della chiesa ucraina non può tuttavia essere considerato come un evento che ha causato uno scisma nell’ortodossia. Infatti “ [..] l’ortodossia, nonostante i problemi occasionali che sorgono tra le sue Chiese autocefale locali, nonostante i diversi approcci alle questioni amministrative, rimane unita, perché non ci sono differenze dogmatiche. Dopo tutto, la nostra unità si basa sull’insegnamento dogmatico consolidato della Chiesa, che è espressione della comune tradizione patristica e sinodale, dinamicamente vissuta nell’evento eucaristico”. La citazione è tratta dall'intervista del febbraio 2021 di Stefania Falasca al Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, pubblicata sul quotidiano Avvenire.

 

Santità, sono oggi trent’anni del suo ministero come patriarca ecumenico di Costantinopoli. Come guarda a questo tempo trascorso, in particolare agli incontri ecumenici che ha potuto avere con tre pontefici romani e con i capi di altre Chiese cristiane?
Per tutto ciò che ha concesso alla mia umile persona in tutte le circostanze della mia vita glorifico Dio. Non sono mai stato un sostenitore di un’ortodossia introversa. La missione della Chiesa è la testimonianza del Vangelo e la trasformazione del mondo in Cristo, che ovviamente non si ottiene con l’indifferenza verso di esso o con il suo rifiuto.

 

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