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Pechino e le minoranze etniche

 

Il tema dei rapporti tra le istituzioni cinesi e le minoranze etniche e religiosi che vivono nel vastissimo territorio del Paese asiatico è trattato nell'articolo di Elena Giudice Pechino e le minoranze etniche: tentativi di “coesistenza armoniosa”, pubblicato sul sito del Centro Studi Internazionali, think tank indipendente istituito a Napoli nel 1992.

 
Gli sforzi del partito comunista di “rieducare” la popolazione nell’area dello Xinjiang negli ultimi anni sono stato oggetto di ampia copertura mediatica. Dal 2017 ad oggi abbiamo assistito ad una rapida intensificazione delle attività governative nell’area, più recentemente tornate sotto scrutinio internazionale dopo l’accusa da parte della ex amministrazione americana Trump, che li ha definiti come celati tentativi di genocidio culturale e che vedono come target la minoranza uigura (posizione poi sostenuta anche dal nuovo Segretario di Stato Blinken).
 Tuttavia questa volontà di uniformazione ed assimilazione etnica, oltre ad essere dettata da ragioni pragmatiche di controllo sociale, affonda le sue radici nei trascorsi storici e politici della Repubblica Popolare ed ha anche strettamente a che fare con la stessa percezione delle minoranze etniche nel paese. Per cui i fenomeni dello Xinjiang rappresentano un esempio certamente estremo ma non esclusivo.  

 

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