Induismo
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Induismo ed ecologia
Induismo ed ecologia
Il contributo delle donne e le sfide contemporanee nella cura della Terra.
Corso rivolto ai docenti della scuola materna, dell’infanzia, primaria, docenti di istruzione secondaria di I e di II grado. 07/03/2020 - 08/03/2020
Obiettivi del corso: Fornire strumenti agli insegnanti utili per proporre in classe percorsi e laboratori per evidenziare il ruolo che le religioni, nel caso specifico l’induismo, possono avere nella cura dell’ambiente.
Maha Shiva Ratri
Maha Shiva Ratri
La festività dello Shiva Ratri è legata ad antichi miti e leggende popolari
Una di queste racconta che un uomo di un villaggio, che era un grande devoto di Shiva, un giorno si recò come di consueto nella foresta a raccogliere legna. Quando scesero le ombre della notte e l’oscurità pian piano avvolse la foresta, egli non riusciva più a ritrovare la via del ritorno. Spaventato dal terribile ruggito delle tigri che si aggiravano nel buio, si rifugiò tra i rami di un albero di Bilva.
Donne di fede. Diversità spirituali in prospettiva femminile
Donne di fede. Diversità spirituali in prospettiva femminile
martedì 25 febbraio, ore 9, Sala dell'Istituto di Santa Maria in Aquiro 72 Piazza Capranica Roma
Nell'ambito del "Progetto conoscenza" dedicato allo studio delle minoranze religiose in Italia e delle diverse modalità in cui queste ultime si pongono all’interno del contesto sociale italiano, grazie all’iniziativa della Sen. Valeria Fedeli, il Centro Studi LIREC organizza questo Convegno.
L’obiettivo è quello di promuovere il dialogo e lo scambio di esperienze attraverso le testimonianze di alcune rappresentanti di diverse fedi, tutte impegnate a salvaguardare i principi fondamentali della dignità dell’uomo e della donna, sottolineando l’originalità e il ruolo vitale che le donne di fede rivestono non solo all’interno delle rispettive comunità religiose, ma anche nell’odierna società multiculturale e multireligiosa
Hindutva. Alle radici dell’odio
Hindutva. Alle radici dell’odio
Dal 1923, con la pubblicazione d’un testo che sviscera i suoi pensieri, il bramino Vinayak Damodar Savarkar indica con il neologismo hindutva l’antidoto a quegli elementi – giudicati come un “corpo estraneo” da estirpare – che avrebbero inquinato il millenario spirito hindu. Un’ideologia che permea ancora oggi la politica e le società indiane.
È da quasi un secolo che l’hindutva, neologismo creato da Vinayak Damodar Savarkar, un bramino vissuto a cavallo fra Ottocento e Novecento, intossica la vita spirituale della religione hindu con ricadute socio-politiche per l’intera nazione indiana.
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Puoi approfondire il tema dell'hindutva con il kit formativo di PARS...
(immagine: vitello, India)
Giornata dell’infanzia: le grandi religioni nel mondo e i diritti dei bambini
C’è “un ruolo mai documentato, sebbene significativo, che le comunità di fede hanno svolto nella preparazione, adozione, ratifica e attuazione della Convenzione universale per i diritti dell’infanzia negli ultimi tre decenni e che continua ancora oggi”. E questo ruolo ora racconta “Fede e diritti dei bambini: studio multi-religioso sulla convenzione dei diritti dei bambini” (Faith and Children’s Rights: A Multi-religious Study on the Convention Rights of the Child), una ricerca condotta esplorando il contributo delle sette grandi religioni del mondo (Bahá’í, buddismo, cristianesimo, induismo, islam, ebraismo e sikh) alla tutela dei piccoli. Curato dalla Arigatou International con il contributo di una serie di realtà, tra cui l’Unicef, il Consiglio mondiale delle Chiese, Religions for peace, il testo è stato presentato ieri – alla vigilia della Giornata dell’infanzia che cade il 20 novembre nel 30° della Convenzione Onu per i diritti dei bambini – in un seminario presso la sede delle Nazioni Unite a Ginevra; gli elementi raccolti nelle sue 252 pagine sono frutto di incontri interreligiosi in diversi angoli del mondo e di contributi di esperti, uomini di fede, attivisti e bambini.
Hindutva
L’Hindutva, il movimento che professa la natura hindu dell’India e propone che la cittadinanza sia riservata ai soli induisti
India, Ayodhya è indù
La corte suprema indiana, con un'attesissima sentenza, ha messo fine a una disputa decennale tra induisti e musulmani, attribuendo ai primi l'area di Ayodhya, luogo sacro della città dell'Uttar Pradesh. Il premier Narendra Modi, in un tweet, ha scritto che la decisione non deve essere vista da nessuno come una vittoria o una sconfitta e che l'armonia deve prevalere. La zona da giorni era presidiata dalle forze dell'ordine, per evitare nuovi scontri tra le due comunità.
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Usi e costumi delle diverse fedi nel mondo
Una mostra che racconta come le persone vivono la loro religione
Fino al 19 gennaio Ginevra, la città di Calvino, ospita l’esposizione Dieu(x), modes d’emploi, un viaggio tra le pratiche religiose contemporanee.
Istruttiva e artistica nello stesso tempo, la mostra presenta l’esperienza religiosa nei suoi aspetti universali e particolari, con le sue molteplici pratiche e attitudini, senza ambizioni teologiche o storiche. L’approccio parte sempre dalla prospettiva di laicità, base di lavoro di questo progetto. Sono rappresentati cristianesimo, islam, giudaismo, buddismo, induismo, taoismo e animismo, nei molteplici adattamenti tipici delle varie zone di presenza: dall’Africa all’Oceania, dall’Europa all’Asia, passando per le Americhe.
India-Pakistan: storico accordo per collegare luoghi sacri sikh
Il Pakistan e l’India hanno siglato ieri, lungo la linea di confine nel distretto di Narowal, un accordo sull’utilizzo del corridoio di Kartarpur, una striscia di sei chilometri che collega Dera Baba Nanak, nel Punjab indiano, a Kartarpur, nel Punjab pakistano. L’intesa permetterà ogni giorno a circa 5.000 fedeli sikh, residenti nel Punjab indiano, cuore della stessa comunità, di entrare in Pakistan e raggiungere direttamente, a Kartarpur, il tempio Gurdwara Darbar Sahib, dedicato al fondatore della loro religione, Guru Nanak, senza bisogno di visto o di altre formalità.
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Per approfondire la notizia, segnaliamo inoltre un approfondimento sul portale Atlante di treccani.it: India e Pakistan: segnali di distensione