L'Eredità dei Tulku
Lo stesso Tenzin Gyatso, il XIV Dalai Lama, spiega l'importanza della figura dei tulku nel preservare la tradizione religiosa tibetana e allo stesso tempo invita indirettamente a mantenere uno sguardo attento e critico prima di accogliere senza riserve i lama nelle loro rinascite. Solo l'esame concreto delle qualità di un tulku ne può indicare il vero valore, sia sul cammino spirituale, sia nella vita mondana. Il tema della rinascita del Dalai Lama, è stato peraltro al centro di dibattiti in seguito alle decisioni che ha comunicato formalmente a riguardo, che permettono di comprendere anche il valore sociale e politico associato ai tulku, in particolare nel caso della sua figura.
Fin da quando l’onnisciente Gedun Gyatso fu identificato e confermato come reincarnazione di Gedun Drub, nel 15° secolo, e fu creato il Gaden Phodrang Labrang (l’istituzione del Dalai Lama), sono state identificate le reincarnazioni successive. Il terzo nella successione, Sonam Gyatso, ricevette il titolo di Dalai Lama. Il Quinto Dalai Lama, Ngawang Lobsang Gyatso, fondò nel 1642 il Governo del Podrang di Gaden, diventando il capo spirituale e politico del Tibet. Per oltre 600 anni dal tempo di Gedun Drub, furono identificate una serie di indubbie reincarnazioni. Dal 1642, i Dalai Lama hanno svolto la funzione di capi spirituali e politici del Tibet per 369 anni.
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