Buddhismo

Statue di Buddha nel tempio di Jeju-do, Sud Korea
Fonte dell'immagine: Wikimedia Commons

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I simboli animali nelle culture orientali

I simboli animali nelle culture orientali

 

Entrando in un qualunque ristorante cinese c’è una figura sempre pronta ad accoglierci, intagliata in pesanti pannelli di legno, raffigurata su lampade e vasi, spesso già china ad osservarci dall’insegna del locale: il drago. Non un animale reale, benché qualche specie che ne porti il nome esista, ma una creatura potente e evocativa, che da sempre domina l’immaginario umano collettivo, a Oriente come a Occidente. Nonostante una lunga serie di storie, racconti e film nei quali i draghi seminano terrore e distruzione, in Cina il drago non è una creatura obbligatoriamente spaventosa, ma un simbolo di potere benevolo, perfino di buon auspicio. Secondo la mitologia cinese, il drago è una creatura che incarna il potere cosmico dell’universo.

 

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Data: 24 Luglio 2024

Master in Contemplative Studies

Master in Contemplative Studies 2024-25. La pratica della meditazione dalle tradizioni al contemporaneo

 

Dalla vivace collaborazione tra l’Università di Padova (Dipartimento FISPPA) e l’Unione Buddhista Italiana è nato il Master biennale di I livello “Contemplative Studies. La pratica della meditazione dalle tradizioni al contemporaneo”.
Portando per la prima volta nelle università europee lo studio del campo emergente dei Contemplative Studies, rappresenta una novità senza precedenti nella formazione accademica: un percorso interdisciplinare e interculturale completamente dedicato all’universo della meditazione, che intreccia tradizioni millenarie e ricerche d’avanguardia.

 

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Data: 16 Luglio 2024

Il buddhismo indiano

Il buddhismo indiano.Storia di una tradizione filosofica
di Giuseppe Ferraro

 

Presentazione del libro - intervengono Giuseppe Ferraro, Carmela Mastrangelo (docente di Indologia e Lingua e letteratura sanscrita), Filippo Lunardo (docente di Lingua e letteratura tibetana). Modera Bruno Lo Turco (docente di Religioni e filosofie dell’India)

 

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Link per partecipare da remoto: https://meet.google.com/nqi-wqyn-wms

Data: 26 Giugno 2024

Il buddhismo indiano del medio periodo

Il buddhismo indiano del medio periodo

 

Il medio periodo del buddhismo in India ‒ abbracciando con questa indicazione geografica un territorio che comprende il subcontinente indiano e le aree indianizzate dell’Asia centrale, meridionale e sudorientale che ospitavano comunità e reti di scambio buddhiste ‒ comporta una periodizzazione multiforme, che consegue dall’intersezione di dimensioni testuali, dottrinali, soteriologiche e istituzionali che si sono manifestate nelle diverse comunità.
La dicitura «medio periodo» non è impiegata in quanto tale dalle tradizioni buddhiste indiane.

 

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Data: 05 Giugno 2024

L’ascesi tra filosofia e religione

L’ascesi tra filosofia e religione. Schopenhauer, Kierkegaard, Nietzsche
Rinunciare al mondo. Forme di ascesi e di perfezionamento spirituale nelle tradizioni religiose
Luca Mori | Ricercatore di Storia della filosofia - Università di Pisa | venerdì 15 Marzo 2024 - ore 17.30

 

Schopenhauer, Kierkegaard e Nietzsche sono tre pensatori fondamentali per definire la traiettoria ottocentesca di quelli che Pierre Hadot ha definito “esercizi spirituali” della filosofia: anche per questa ragione, ricordando che il termine greco askesis significava, in generale, “esercizio”, risulta particolarmente interessante considerare in che modo si presenta, nelle loro opere, il tema dell’ascesi, o degli “ideali ascetici”.
Schopenhauer segnalò più volte l’affinità tra il proprio sistema e quello di Buddha e indicò le Upaniṣad come testo utile a comprendere il suo capolavoro, Il mondo come volontà e rappresentazione; più in generale, fece moltissimi riferimenti alle forme religiose dell’ascesi, per mostrare che la sua era la prima filosofia capace di esprimere nei termini astratti della metafisica la verità per cui le religioni avevano dovuto utilizzare “veicoli mitici”. Vedremo qui come dal mutamento della conoscenza – con il conseguente superamento del principium individuationis – possa scaturire un quietivo del volere che conduce fino alla negazione della volontà, punto nel quale secondo il filosofo si ha il passaggio dal piano della virtù a quello dell’ascesi.

 

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Data: 08 Maggio 2024

“Ricordati di vivere e abbi cura di te e di tutto”

“Ricordati di vivere e abbi cura di te e di tutto”. Ultimo incontro Sguardi con Laura Campanello – 16 maggio

 

Cosa vuol dire prendersi cura degli altri?
Perché non siamo più in grado di affrontare la paura della morte?
Che relazione abbiamo con la nostra fragilità?
Come possiamo prepararci ad assistere chi soffre?
Per parlare di questi e altri temi legati alla nostra condizione esistenziale caratterizzata dal limite – ma anche da infinite potenzialità – l’Agenda Cura dell’Unione Buddhista Italiana propone un ciclo di incontri on line con esperti e professionisti. Sguardi sul vivere e il morire, e sulla consapevolezza necessaria per rendere la nostra vita più significativa in ogni momento, anche nelle difficoltà.

 

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Data: 08 Maggio 2024

Contemporary Buddhist visual culture

Classic reloaded. Contemporary practice in Buddhist visual culture

Nell’ambito delle iniziative promosse in occasione del riallestimento della galleria himalayana, il MAO è felice di ospitare sabato 13 aprile alle ore 15.30 l’incontro dal titolo Classic reloaded. Contemporary practice in Buddhist visual culture. Preservation, innovation and contemporary art practices in dialogue.
Davide Quadrio, direttore del MAO, dialogherà con Tenzin Topdhen, direttore Tibet Museum di Dharamsala, e Luigi Fieni, restauratore e fotografo, sui temi della conservazione del patrimonio artistico in ambito himalayano e sul dialogo – esistente e possibile - fra la cultura visiva tradizionale buddhista e le pratiche artistiche contemporanee.
A introdurre l’incontro un saluto di Elena Seishin Viviani, vicepresidente dell'Unione Buddhista Italiana
 

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Data: 02 Maggio 2024

Il Mandala della Prosperità

Il Mandala della Prosperità

 

Da venerdì 26 a domenica 28 aprile dalle 10 alle 18, i visitatori del MAO avranno la possibilità di assistere alla creazione di un mandala di sabbia a opera di un gruppo di monaci buddhisti della tradizione tibetana Geluk.
Quella del mandala, fonte di bellezza e perfezione che rappresenta una delle più alte espressioni artistiche e spirituali della tradizione buddhista, è una pratica che prevede la costruzione di un complesso disegno composto da forme geometriche inscritte in un cerchio mediante l’utilizzo di sabbia di vari colori, ciascuno con la sua valenza simbolica.
Frutto di una tradizione risalente a oltre 2500 anni fa, questa pratica è legata ai concetti di prosperità, pace, armonia e soprattutto all’idea di impermanenza e di distacco dalle cose materiali: dopo aver lavorato per giorni alla composizione dell’opera infatti, i monaci autorizzati allo svolgimento della pratica celebrano la cerimonia di dissoluzione, durante la quale la sabbia che compone il mandala viene dispersa in acqua o distribuita alle persone

 

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Data: 24 Aprile 2024

L’abito della compassione

L’abito della compassione. Visita guidata alle collezioni e laboratorio introduttivo di cucitura del Kesa
sabato 23 marzo dalle 14 alle 17.30 | Museo d’Arte Orientale | Via San Domenico, 11 Torino
A cura di Theatrum Sabaudiae in collaborazione con il Tempio Enku-ji di Torino
 
Il percorso di visita trasversale si concentrerà sui nuclei di opere afferenti al buddhismo trattandone origini e ramificazioni in riferimento alle diverse tradizioni dei paesi asiatici che trovano rappresentazione nelle collezioni del MAO e relative interazioni, specificità ed elaborazioni figurative a livello stilistico e simbolico. L’itinerario inizia nelle sale dedicate alla produzione artistica dell’Asia meridionale dalle più antiche espressioni dell’arte buddhista al successivo sviluppo della raffigurazione antropomorfa del Buddha, per proseguire con l’arte di Sud-est asiatico, Cina e Giappone, soffermandosi sulle interpretazioni artistiche esito dell’incontro della diffusione del buddhismo con creatività e sensibilità locali, e concludere con il peculiare linguaggio della Regione Himalayana, manifestazione materiale della complessa ritualità e iconografia della tradizione Vajrayana. L’esperienza si propone anche come riflessione sulla funzione originaria di soggetti e manufatti in esposizione per riscoprirne valenza religiosa e utilizzo cultuale.

 

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Data: 20 Marzo 2024

Riprende a marzo il ciclo SGUARDI

Riprende a marzo il ciclo SGUARDI, incontri gratuiti serali online promossi dall’Agenda Cura UBI

 

Cosa vuol dire prendersi cura degli altri?
Perché non siamo più in grado di affrontare la paura della morte?
Che relazione abbiamo con la nostra fragilità?
Come possiamo prepararci ad assistere chi soffre?
Per parlare di questi e altri temi legati alla nostra condizione esistenziale caratterizzata dal limite – ma anche da infinite potenzialità – l’Agenda Cura dell’Unione Buddhista Italiana propone un ciclo di incontri on line con esperti e professionisti. Sguardi sul vivere e il morire, e sulla consapevolezza necessaria per rendere la nostra vita più significativa in ogni momento, anche nelle difficoltà.

 

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Data: 13 Marzo 2024