Bentornato. Introduzione ai tulku
Il fenomeno dei tulku (tib: sprul sku, pronuncia tulku, traduzione: "emanazione" "corpo", corpo di emanazione) è uno dei caratteri peculiari e salienti del buddhismo tibetano. Il suo significato è in genere rapportato al concetto di reincarnazione in Occidente e si lega alle figure più rilevanti e note di ogni lignaggio, a partire dal Dalai Lama e dal Panchen Lama, così come alla stragrande maggioranza di importanti abati di monasteri, lama e yogin.
Nel corso degli ultimi sessant'anni la diffusione e il consolidarsi della religiosità buddhista anche in Italia ha permesso l'arrivo nel nostro Paese di molti monaci tibetani. Uno tra i più conosciuti e amati, Ghesce Ciampa Ghiatso (1931-2007), che a partire dal 1980 fu abate residente dell'Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (dove sorgerà presto il monastero buddhista di tradizione tibetana più grande d'Europa), ha raccolto nei quasi trent'anni di permanenza in Italia un folto numero di ammiratori e discepoli. L'occasione del riconoscimento della reincarnazione di Ghesce Ciampa Ghiatso resa nota sul sito dello stesso Istituto Lama Tzong Khapa, ha indotto ad approfondire il tema della rinascita, così caratteristico dell'ambito tibetano e himalayano, anche alla luce della dichiarazione del Quattordicesimo Dalai Lama, Tenzin Gyatso, sull’argomento della propria reincarnazione a cui si rimanda per un'introduzione all'argomento.
Siamo estremamente onorati e felici di comunicare l’avvenuto riconoscimento da parte di Sua Santità il Dalai Lama della reincarnazione del nostro amato Ghesce Ciampa Ghiatso, Maestro residente dell’Istituto Lama Tzong Khapa per 27 anni e primo abate del Monastero Lhungtok Choekhorling.
Ancora oggi Ghesce-la è ricordato dai suoi numerosissimi discepoli come una guida instancabile e un esempio infinito di amorevole gentilezza e compassione, sempre al servizio degli altri.
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