Politica

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I cattolici e la violenza politica

Gli anni di piombo “bianchi”. I cattolici e la violenza politica
 

Guido Panvini è da anni uno degli storici più autorevoli nel panorama accademico e culturale soprattutto in merito ai suoi studi sulla seconda metà del Novecento italiano. Le sue ricerche si focalizzano principalmente sulla violenza politica, sul conflitto sociale, sui processi di radicalizzazione, sulla storia degli intellettuali, sul rapporto fra religione e politica. È autore di diverse monografie e di un’ampia serie di pubblicazioni scientifiche, oggi è ricercatore a tempo determinato di tipo B (senior) presso il Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche dell’Università di Roma La Sapienza.

 

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Data: 01 Dicembre 2021

Fede e politica

Fede e politica

 

Al giorno d’oggi, con l’espressione “teologia politica” si tende a indicare una forma di teologia che si occupa di “fatti concreti”. Il dibattito ha impegnato teologi importanti, alcuni dei quali hanno sottolineato come l’Evangelo sia “concreto” e “politico” per natura propria, senza bisogno di “riverniciature”.
Il teologo tedesco Eberhard Jüngel, scomparso un mese fa, si esprimeva solitamente con un certo distacco sulle cosiddette “teologie politiche”; negli anni culminanti della sua attività, poi, l’espressione “teologia pubblica” non era ancora di moda: essa indica, oggi, una forma di teologia che, secondo i suoi fautori, dovrebbe mostrare la rilevanza del pensiero cristiano nelle questioni dette “concrete”, dal riscaldamento globale alla bioetica.

 

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Data: 10 Novembre 2021

La crisi dell’Islam politico

La crisi dell’Islam politico, tra Stato civile ed emirato

 

Dall’Islam politico arrivano segnali contrastanti. Mentre in Afghanistan i Talebani hanno ricreato il loro emirato, i movimenti islamisti del Nord Africa, arrivati al potere in diversi Paesi sulla scia della Primavera araba, sono entrati in una parabola discendente. In Egitto l’esperienza di governo dei Fratelli musulmani è rapidamente naufragata, aprendo la strada al colpo di Stato del generale al-Sisi; in Sudan le rivolte popolari del 2019 hanno decretato la fine del trentennale governo islamista di Omar al-Bashir; in Tunisia il partito Ennahda ha visto calare significativamente i propri consensi ed è stato il bersaglio principale del colpo di forza con cui lo scorso luglio il presidente della Repubblica Kais Saied ha congelato le attività del Parlamento; in Marocco il partito islamista Giustizia e Sviluppo, al governo da oltre dieci anni, è stato sbaragliato alle ultime elezioni legislative, passando da 125 a 13 seggi. Queste vicende pongono il tema della possibile traiettoria dell’Islam politico definito “moderato”, “mainstream” o “gradualista”, cioè di quei movimenti che, a differenza delle organizzazioni jihadiste, sono disposte a operare all’interno delle strutture istituzionali esistenti.

 

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Data: 10 Novembre 2021

Fratellanza Musulmana

2h 30'

Il kit, realizzato grazie al contributo di Francesca Badini, dottoranda oggi impegnata in una ricerca sulTafsīr al-mawḍūʿī scritto da Muḥammad al-Ghazālī presso la Biblioteca La Pira di Palermo e già autrice del kit sul Tafsīr, fornisce un quadro di contesto per comprendere la genesi e il ruolo della Fratellanza Musulmana negli equilibri della politica e della società dell'Egitto e dei paesi del Nordafrica.

Data: 14 Ottobre 2021

L’incredibile giro politico di Muqtada al Sadr

L’incredibile giro politico di Muqtada al Sadr
 

Muqtada al Sadr è il religioso più importante e conosciuto in Iraq e all’estero. È sciita, ha 48 anni, è al centro delle vicende irachene da un paio di decenni e nel corso della sua vita è stato un po’ di tutto: da capo di una violentissima milizia che uccideva gli americani a Baghdad, a figura populista di riferimento per la classe operaia sciita, a potente leader nazionalista in grado di controllare ampi pezzi dello stato iracheno.
Al Sadr però non è stato rilevante solo in passato. È molto probabile che la sua fazione, il Movimento Sadrista, diventi la più votata alle elezioni parlamentari di domenica, e che la coalizione di cui il Movimento fa parte, Sairoon, emerga come la più decisiva e influente per la formazione del prossimo governo iracheno.

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Data: 13 Ottobre 2021

La nascita e lo sviluppo del movimento in Egitto: storia e organizzazione

 

Anthony Santilli, I Fratelli Musulmani d'Egitto: frammenti di un progetto egemonico, in Massimo Campanini, Karim Mezran (a cura di), I Fratelli Musulmani nel mondo contemporaneo, Torino: UTET, 2010

 

Anno pubblicazione: 
2010
Numero di pagine: 
41
Autore: 
Anthony Santilli
Data: 26 Settembre 2021

Divieto di insegnare l'Islam per chi fa politica

Kuala Lumpur: divieto di insegnare l'Islam per chi fa attività politica
 

L’assemblea della Stato di Selangor ha ricevuto oggi dal premier locale, Seri Amiruddin Shari, la comunicazione che d’ora in avanti chiunque svolga attività politica non potrà ottenere il certificato di abilitazione all'insegnamento della religione islamica. Chi invece ha un certificato ancora valido potrà utilizzarlo entro la durata massima di due anni dal rilascio.
La decisione è stata presa per separare l’ambito politico da quello religioso ed evitare quindi una gestione politica della religione, come richiesto dal Pas, il maggiore partito islamico parte della coalizione di governo che si è da poco sciolto.

 

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Data: 01 Settembre 2021

Una finestra sull'Iran

Una finestra sull'Iran con Tiziana Ciavardini

 

Tiziana Ciavardini è un'antropologa culturale e giornalista Italiana esperta di Iran, dove ha vissuto per 13 anni e di cui ha intervistato le massime autorità. Abbiamo parlato con lei di alcune questioni aperte dopo l'elezione di Ebrahim Raisi a presidente del Paese e della condizione di mancanza di diritti e libertà degli iraniani, con particolare attenzione ai giovani.

 

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Data: 21 Luglio 2021

L’irrisolta crisi dei rohingya

L’irrisolta crisi della minoranza etnica dei rohingya
 

Permane irrisolta la crisi dei rohingya, la minoranza etnica musulmana del Myanmar costretta alla fuga dalle ripetute violenze dei militari governativi.
La questione è stata discussa recentemente a Dacca dal primo ministro del Bangladesh, Sheikh Hasina, che ha ricevuto il presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Volkan Bozkir. Il funzionario del Palazzo di Vetro ha espresso apprezzamento per la generosità con cui il Bangladesh ha accolto centinaia di migliaia di rifugiati, mentre Hasina ha manifestato preoccupazione per l’incertezza della situazione, «dovuta agli sviluppi in Myanmar». Il riferimento è al golpe militare dello scorso primo febbraio.
 

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Data: 23 Giugno 2021

Ebrahim Raisi sarà il presidente dell’Iran

L’ultraconservatore Ebrahim Raisi sarà il nuovo presidente dell’Iran
 

Le elezioni presidenziali in Iran sono state vinte da Ebrahim Raisi, attualmente capo del sistema giudiziario dell’Iran ed espressione degli ultraconservatori. Il ministero dell’Interno ha detto che Ebrahim Raisi ha ottenuto 17,9 milioni di preferenze, il 62% del totale, mentre Mohsen Rezaie ha ottenuto 3,4 milioni di voti, Abdolnasser Hemmati 2,4 milioni e Amir-Hossein Ghazizadeh Hashemi 1 milione. L’affluenza è stata del 48,8%, con 28,9 milioni di voti su circa 59 milioni di elettori, la più bassa in un’elezione presidenziale dalla rivoluzione islamica del 1979: alle elezioni parlamentari del 2020 era stata del 42%. Ci sono stati inoltre 3,7 milioni di voti giudicati non validi.
 

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Data: 23 Giugno 2021