Politica

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«La Pira, un mistico per il bene comune»

Palaia: «La Pira, un mistico per il bene comune»

 

Preghiera e politica. Quando si pensa a Giorgio La Pira vengono in mente queste due cose. Anzi, l’unità di queste due cose. Per lui non poteva esserci politica senza preghiera perché considerava la politica una diretta conseguenza della preghiera. «A questo proposito citava spesso il capitolo 21 del Vangelo di Giovanni lì dove il Risorto rivolgendosi a Pietro per ben tre volte ripete: “Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?... Pasci i miei agnelli”. Riteneva infatti che il politico avesse lo stesso compito del discepolo: tradurre l’amore per Gesù che si esplica nella preghiera, in impegno verso le persone che ci sono state affidate». A parlare è don Giovanni Emidio Palaia, docente di Teologia Morale alla Lumsa

 

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Data: 13 Luglio 2022

Lo Stato tunisino divorzia dall’Islam

Lo Stato tunisino divorzia dall’Islam, la Tunisia no

 

Per volontà del presidente Kais Saied, la nuova Costituzione non conterrà riferimenti all’Islam come religione di Stato. Non si tratta tuttavia di una svolta laica
Il 20 giugno, Sadek Beleid, presidente della Commissione consultiva incaricata di porre le fondamenta delle “nuova Repubblica tunisina”, ha consegnato al presidente della Repubblica la bozza della Costituzione che dovrà sostituire quella del 2014. Secondo il calendario fissato dal capo dello Stato, il testo definitivo sarà presentato entro il 30 giugno e verrà sottoposto a referendum il 25 luglio, data dell’anniversario del colpo di mano con cui Kais Saied ha destituito il governo, congelato le attività del Parlamento (poi dissolto il 30 marzo scorso) e assunto i pieni poteri.

 

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Data: 06 Luglio 2022

Arte, politica, seta e religione

Arte, politica, seta e religione: a Vicenza la Fabbrica del Rinascimento

 

Il progetto culturale di Trissino, l’opera di Palladio e Veronese, il commercio, le tensioni religiose: in mostra alla Basilica Palladiana l'orgoglio di una città che riscrive la propria identità

 

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Data: 02 Febbraio 2022

Dal nazionalismo all'islamismo

 

François Burgat, Dal nazionalismo all'islamismo, in Il Fondamentalismo islamico. Algeria, Tunisia, Marocco, Libia, Società Editrice Internazionale: Torino, 1995, pp. 48-68

 

Anno pubblicazione: 
1995
Numero di pagine: 
20
Autore: 
François Burgat
Data: 30 Dicembre 2021

Intervista con Rāšid Al-Ġannūšī

 

Michelangelo Guida, Intervista con Rāšid Al-Ġannūšī, in Oriente Moderno, Nuova serie, Anno 23 (84), Nr. 3 (2004), pp. 685-696. Su concessione dell'autore.

 

Rāšid Al-Ġannūšī (Rachid Ghannouchi) è oggi una delle maggiori personalità del mondo islamico. Vive a Londra, dopo aver scelto, nel 1989, volontariamente l'esilio dal suo paese, la Tunisia, per sfuggire alla persecuzione politica e per evitare che il conflitto tra movimento islamico e regime sfociasse in guerra civile.

 

 

Anno pubblicazione: 
2004
Numero di pagine: 
11
Data: 30 Dicembre 2021

Gli ebrei dalla tolleranza alla libertà

Gli ebrei piemontesi dalla tolleranza alla libertà

 

In occasione della mostra “1849-1871 Ebrei di Roma tra segregazione e d emancipazione”, mercoledì 15 dicembre si svolgerà un incontro zoom organizzato dal MEIS dal titolo “Ebrei e Risorgimento tra Carlo Alberto e Pio IX” in cui interverrò con Giorgia Calò e Olga Melasecchi per presentare una pagina importante della recente storia ebraica e italiana: il cammino degli ebrei verso l’uguaglianza e verso la libertà negli anni immediatamente precedenti e seguenti lo Statuto Albertino. Racconterò, attraverso i documenti e le testimonianze, il vivace dibattito che si svolse tra le comunità e il governo sabaudo a partire dal 1845 per giungere ai provvedimenti legislativi promulgati nella prima metà del 1848 da Carlo Alberto e proporre i sentimenti degli ebrei piemontesi che vissero l’abbattimento dei cancelli del ghetto, la possibilità di accedere alle scuole pubbliche, alle libere professioni e al servizio militare.

 

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Data: 15 Dicembre 2021

I cattolici e la violenza politica

Gli anni di piombo “bianchi”. I cattolici e la violenza politica
 

Guido Panvini è da anni uno degli storici più autorevoli nel panorama accademico e culturale soprattutto in merito ai suoi studi sulla seconda metà del Novecento italiano. Le sue ricerche si focalizzano principalmente sulla violenza politica, sul conflitto sociale, sui processi di radicalizzazione, sulla storia degli intellettuali, sul rapporto fra religione e politica. È autore di diverse monografie e di un’ampia serie di pubblicazioni scientifiche, oggi è ricercatore a tempo determinato di tipo B (senior) presso il Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche dell’Università di Roma La Sapienza.

 

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Data: 01 Dicembre 2021

Fede e politica

Fede e politica

 

Al giorno d’oggi, con l’espressione “teologia politica” si tende a indicare una forma di teologia che si occupa di “fatti concreti”. Il dibattito ha impegnato teologi importanti, alcuni dei quali hanno sottolineato come l’Evangelo sia “concreto” e “politico” per natura propria, senza bisogno di “riverniciature”.
Il teologo tedesco Eberhard Jüngel, scomparso un mese fa, si esprimeva solitamente con un certo distacco sulle cosiddette “teologie politiche”; negli anni culminanti della sua attività, poi, l’espressione “teologia pubblica” non era ancora di moda: essa indica, oggi, una forma di teologia che, secondo i suoi fautori, dovrebbe mostrare la rilevanza del pensiero cristiano nelle questioni dette “concrete”, dal riscaldamento globale alla bioetica.

 

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Data: 10 Novembre 2021

La crisi dell’Islam politico

La crisi dell’Islam politico, tra Stato civile ed emirato

 

Dall’Islam politico arrivano segnali contrastanti. Mentre in Afghanistan i Talebani hanno ricreato il loro emirato, i movimenti islamisti del Nord Africa, arrivati al potere in diversi Paesi sulla scia della Primavera araba, sono entrati in una parabola discendente. In Egitto l’esperienza di governo dei Fratelli musulmani è rapidamente naufragata, aprendo la strada al colpo di Stato del generale al-Sisi; in Sudan le rivolte popolari del 2019 hanno decretato la fine del trentennale governo islamista di Omar al-Bashir; in Tunisia il partito Ennahda ha visto calare significativamente i propri consensi ed è stato il bersaglio principale del colpo di forza con cui lo scorso luglio il presidente della Repubblica Kais Saied ha congelato le attività del Parlamento; in Marocco il partito islamista Giustizia e Sviluppo, al governo da oltre dieci anni, è stato sbaragliato alle ultime elezioni legislative, passando da 125 a 13 seggi. Queste vicende pongono il tema della possibile traiettoria dell’Islam politico definito “moderato”, “mainstream” o “gradualista”, cioè di quei movimenti che, a differenza delle organizzazioni jihadiste, sono disposte a operare all’interno delle strutture istituzionali esistenti.

 

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Data: 10 Novembre 2021

Fratellanza Musulmana

2h 30'

Il kit, realizzato grazie al contributo di Francesca Badini, dottoranda oggi impegnata in una ricerca sulTafsīr al-mawḍūʿī scritto da Muḥammad al-Ghazālī presso la Biblioteca La Pira di Palermo e già autrice del kit sul Tafsīr, fornisce un quadro di contesto per comprendere la genesi e il ruolo della Fratellanza Musulmana negli equilibri della politica e della società dell'Egitto e dei paesi del Nordafrica.

Data: 14 Ottobre 2021