«La Pira, un mistico per il bene comune»

Palaia: «La Pira, un mistico per il bene comune»

 

Preghiera e politica. Quando si pensa a Giorgio La Pira vengono in mente queste due cose. Anzi, l’unità di queste due cose. Per lui non poteva esserci politica senza preghiera perché considerava la politica una diretta conseguenza della preghiera. «A questo proposito citava spesso il capitolo 21 del Vangelo di Giovanni lì dove il Risorto rivolgendosi a Pietro per ben tre volte ripete: “Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?... Pasci i miei agnelli”. Riteneva infatti che il politico avesse lo stesso compito del discepolo: tradurre l’amore per Gesù che si esplica nella preghiera, in impegno verso le persone che ci sono state affidate». A parlare è don Giovanni Emidio Palaia, docente di Teologia Morale alla Lumsa

 

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Data Creazione:
Mer, 13/07/2022 - 09:04