Il festival vodu di Ouidah
Da Alessandra Brivio, Giovanna Parodi da Passano, Introduzione, in Africa e Mediterraneo, 67, 1/2009. Vai sul sito della rivista...
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Vesak 2023, l’UBI celebra dal 27 al 28 maggio a Palermo
Tema delle celebrazioni del Vesak 2023 è la cura, intesa come accoglienza e integrazione, specie di quanti fuggono da guerre e situazioni di crisi. Nel corso della sua lunga attività sociale, l’Unione Buddhista Italiana (UBI) ha sempre sostenuto progetti che hanno al centro questi valori, come nel caso del supporto offerto a Palermo – città simbolicamente scelta per questa ricorrenza – a un nucleo familiare in fuga da Kabul, tramite una rete di associazioni, composta da SEND Sicilia, ARCI Palermo e Moltivolti, in collaborazione con il Comune e il locale centro buddhista Muni Gyana.
Nell’ambito di questa festa tradizionale, che l’ultimo fine settimana di maggio di ogni anno commemora i tre momenti fondamentali della vita di Buddha: nascita, illuminazione e morte, è stata allestita all’interno del Museo l’installazione di Foreigners Everywhere (Stranieri ovunque), opera del collettivo artistico Claire Fontaine.
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Speciale Pesach: l’inserto disponibile su Shalom.it e con il Magazine
Su Shalom.it e allegato al numero marzo-aprile del Magazine è disponibile l’inserto sulla festività di Pesach, curato dall’ufficio rabbinico.
In 12 pagine uno strumento indispensabile per prepararsi alla festa che si celebra nel mese di Nissan, quest’anno a partire dal 5 aprile.
Ramadan 2023: giovedì 23 marzo primo giorno di digiuno, gli auguri dell’UCOII ai musulmani d’Italia
Al tramonto di domani, mercoledì 22 marzo, avrà inizio il mese di Ramadan dell’anno del calendario islamico 1443, quindi giovedì 23 aprile sarà il primo giorno di digiuno del mese, ne ha dato comunicazione l’Associazione Islamica Italiana degli Imam e delle Guide Religiose che da tempo si affida al sistema del calcolo astronomico per determinare l’inizio dei mesi lunari.
Ramadan rappresenta per i musulmani in tutto il mondo un periodo di digiuno, preghiera ed espiazione durante il quale è prescritta l’astinenza da cibo, bevande e relazioni sessuali dalla prima luce dell’alba (fajr) fino al completo tramonto del sole (maghrib), dice il Corano: “Mangiate e bevete fnché, all’alba, possiate distinguere il filo bianco dal filo nero; quindi digiunate fino a sera” (II, 187).
Holi
E’ una festività diffusa soprattutto nel nord India, la seconda festa importante del mese di Phalguna (febbraio-marzo), celebrata nei giorni che precedono la luna piena.
Corrisponde alla festa di primavera, momento dell’anno in cui vi è abbondanza di fiori e frutti; la notte di luna piena in un immenso falò si bruciano i ramoscelli secchi dell’inverno.
Il falò richiama a una leggenda, tratta da epopee puraniche, che racconta come la demonessa Holika rimase uccisa in una grande pira e venne proclamata la vittoria degli dei sui demoni.
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Foto: ilpost.it
Losar, il nuovo anno tibetano e i 15 Giorni dei Miracoli
Losar significa letteralmente nuovo anno. La festa del Losar in Tibet è il più grande evento dell’anno. Celebrato con grande fervore l’evento è ricco di cerimoniali antichi che commemorano la lotta tra il bene e il male. Il popolo tibetano esce per le strade cantando e ballando. Un momento di intensa allegria che pervade ogni spazio.
Questi giorni di buon auspicio del Losar (Capodanno tibetano) seguito dai 15 giorni dei miracoli che culminano nel giorno di luna piena di Chotrul Duchen (7 marzo), sono gli anniversari dei giorni in cui il Buddha Shakyamuni mostrò ai suoi seguaci e alle persone che dubitavano della sua illuminazione molti miracoli per ispirare la loro fede. Tutti i quindici giorni sono giorni che moltiplicano i meriti, quando il merito delle azioni virtuose compiute in questi giorni viene moltiplicato per 100 milioni (i giorni che moltiplicano i meriti) come citato da Kyabje Lama Zopa Rinpoche dal testo di Vinaya Treasure of Citations and Logic. Le attività includono offerte di fiori e luci, offerte di bandiere di preghiera, Guru Puja e Tara Puja.
Com’era la Menorah dei Maccabei? Ecco la ricostruzione di uno storico israeliano
Come era fatta l’antica menorah utilizzata dai Maccabei? A questa domanda ha cercato di rispondere il dottor Ido Hebroni, storico e membro della facoltà dello Shalem College, che insieme a Yossi Gur Aryeh, un esperto di antiche tecniche di forgiatura del ferro, ha tentato di ricostruire la menorah usata durante la loro rivolta contro i greci nel II secolo a.e.v.
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La composizione dei presepi cambia molto da paese a paese
Quella del presepe è una delle tradizioni natalizie più comuni e diffuse al mondo. Le prime rappresentazioni della nascita di Gesù risalgono al 1200, e nel tempo si sono trasformate in una pratica artistica. Oggi alcuni imbastiscono in un angolo della propria casa un piccolo set di figurine che raffigurano Giuseppe, Maria e Gesù bambino, magari in compagnia di un angelo, dei Re Magi o del bue e dell’asinello (anche se non sono presenti in alcun Vangelo e sono in realtà frutto di una cattiva traduzione storica).
Hanukkah. Una festa raccontata attraverso l’arte
L’esposizione è dedicata a Hanukkah, la festa ebraica dei lumi che ricorda la vittoria dei Maccabei sui seleucidi e su chi aveva abbandonato la tradizione per abbracciare il culto greco nel II secolo a.e.v. e il miracolo dell’olio: una delle celebrazioni più gioiose e conviviali del calendario.
Il culto trasversale per Santa Lucia
La mattina del 13 dicembre i bambini di alcune zone del Nord Italia si svegliano molto presto, eccitatissimi, per ricevere in dono dolci e altri regali (se sono stati abbastanza bravi, ammoniscono i genitori). Nel frattempo a Siracusa, in Sicilia, ci si prepara per una processione che attraversa tutta la città. E sempre lo stesso giorno, ma in Svezia, i bambini si cimentano in una recita chiamata Luciatåg, una processione in cui una bambina con in testa una corona di candele avanza, seguita da altre bambine vestite di bianco che cantano.
Anche se legati a luoghi geograficamente lontani, questi riti sono accomunati dal fatto di essere dedicati alla stessa persona, Santa Lucia, nata e morta a Siracusa tra la fine del III secolo e l’inizio del IV.