Il festival vodu di Ouidah

 

Da Alessandra Brivio, Giovanna Parodi da Passano, Introduzione, in Africa e Mediterraneo, 67, 1/2009. Vai sul sito della rivista...

 

A partire dagli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, il vodu così come le molte altre forme religiose presenti in Africa sono state definite come religioni “tradizionali”. Se tale definizione ha avuto come obiettivo e pregio quello di sottrarle al disprezzo di cui per secoli erano state oggetto, dall’altra parte ne ha negato la dinamicità, relegandole a un passato non meglio definito. Il rischio è quindi quello di rinforzare un’inappropriata dicotomia tra tradizione e modernità. Negli anni Novanta, si è dato avvio al Festival del vodu di Ouidah (nella Repubblica del Bénin). Si è trattato di un processo di patrimonializzazione, che ha avuto importanti ricadute politiche, sociali ed economiche. I vodu sono divenuti patrimonio culturale condiviso e a loro è stato dedicato un giorno di festa nazionale (10 gennaio); al contempo, come evoca ad esempio il podcast di Paolo Pecere, la patrimonializzazione ha accelerato un percorso di mercificazione del fenomeno religioso che rischia di escludere quei sacerdoti e quelle sacerdotesse meno capaci di dialogare con le istituzioni politiche e con gli organismi internazionali.

 

L'estratto fa parte del kit formativo Vodu in Africa a cura di Alessandra Brivio. Vai al kit...

 


Per approfondire:

Ouidah: il festival di arte e cultura vudù raccontato da Patrizia Giancotti
Il 18 febbraio 1993, a Ouidah in Benin, si tiene la prima edizione del festival "Retruovaille Amerique Afrique" dedicato ad arte e cultura vudù - con Patrizia Giancotti

Ascolta il podcast su raiplaysound.it...

 

 

 

Geotags:
Anno Pubblicazione:
2009
Numero di pagine:
7
Autore:
Alessandra Brivio, Giovanna Parodi da Passano
Data Creazione:
Lun, 18/09/2023 - 11:45