Il Tibet, la reincarnazione e l'istituzione dei Dalai Lama

Statue di Buddha nel tempio di Jeju-do, Sud Korea
Fonte dell'immagine: Wikimedia Commons
Buddismo, tecnologia e arti: Una grammatologia del buddismo
17 Marzo 2025 | 09:00 — 11:00 | FBK Aula Piccola | Fondazione Bruno Kessler - Polo delle Scienze Umane e sociali
Nella mia presentazione cercherò di costruire una problematica transculturale, transmediale e transdisciplinare che si concentrerà su alcuni dei vari modi in cui il buddismo, la tecnologia e le arti sono collegati nel contesto della tradizione asiatica e, in particolare, della tradizione coreana.
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Sguardi 2025. I prossimi incontri gratuiti
Cosa vuol dire prendersi cura degli altri? Perché non siamo più in grado di affrontare la paura della morte? Che relazione abbiamo con la nostra fragilità? Come possiamo prepararci ad assistere chi soffre?
Per parlare di questi e altri temi legati alla nostra condizione esistenziale caratterizzata dal limite – ma anche da infinite potenzialità – l’Agenda Cura dell’Unione Buddhista Italiana propone un ciclo di incontri gratuiti on line con esperti e professionisti. Sguardi sul vivere e il morire, e sulla consapevolezza necessaria per rendere la nostra vita più significativa in ogni momento, anche nelle difficoltà.
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Sorrisi e abbracci
sabato 22 febbraio 2025 ore 16:30 | Museo d’Arte Orientale | Via San Domenico, 11 Torino
Nella collezione di statuaria indiana, il dio Shiva e la sua consorte Parvati siedono abbracciati con un sorriso lieve, mentre alcune sale più in là, nei bronzi e nei dipinti tibetani, divinità terrifiche dall’aspetto feroce stringono la loro partner tantrica in un abbraccio furioso. A partire da questi spunti, il percorso si sviluppa tra la statuaria di soggetto buddhista e induista proveniente dall’Asia Meridionale e dal Sud-est asiatico e gli oggetti di arte religiosa dallo straordinario impatto visivo che rappresentano lo sterminato pantheon del Buddhismo tantrico.
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I falsi miti sul buddhismo
Quali sono i falsi miti sul buddhismo?
Dalle app per la meditazione alle statue di Buddha nei centri yoga fino all’uso di «zen» come aggettivo, in Occidente numerosi elementi della filosofia e della pratica buddhista permeano la cultura popolare.
Parallelamente alla crescita di interesse per gli insegnamenti buddhisti, sono proliferati falsi miti e imprecisioni.
Che cosa insegnava davvero il Buddha? Bisogna meditare per essere buddhisti? Il Dalai Lama è il leader del buddhismo? Sono solo alcune delle domande che possono causare confusione a chi si approccia, per la prima volta, al percorso buddhista.
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Buddhismo per chi comincia: una guida per chi muove i primi passi sul sentiero
Un corso introduttivo agli insegnamenti e alla storia del buddhismo, organizzato in diversi moduli e schede che spiegano i concetti buddhisti, rispondono a domande comuni e descrivono le caratteristiche distintive delle diverse scuole e tradizioni.
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UBI – Agenda Cultura al festival internazionale d’arte Àngoli – Bari
L’Agenda Cultura partecipa alla seconda edizione del festival internazionale d’arte Àngoli, a Bari, allo Spazio Murat e al cinema-teatro Kursaal Santalucia, dal 27 al 29 Dicembre 2024, con due progetti che incrociano cultura buddhista e creazione contemporanea.
Dedicata alla divinità femminile tibetana dell’aria – danzatrice del cielo, Khandroma è un’installazione audio-visiva che occuperà l’intera area espositiva di Spazio Murat, in Piazza del Ferrarese.
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Lo stupa. Il monumento del buddhismo
Cinzia Pieruccini |Professoressa di Indologia - Università di Milano
Fondazione Collegio San Carlo | Centro Studi Religiosi | venerdì 06 Dicembre 2024 | ore 17.30
Secondo le fonti il Buddha, in punto di morte, dà istruzioni su come cremare il proprio corpo e deporne i resti in un tumulo, seguendo l’usanza riservata agli eroi e ai personaggi importanti. Quando muore, ovvero entra nel parinirvana, gli otto re delle regioni circostanti si disputano il possesso delle sue ceneri, e infine se le spartiscono: un modo per ribadire, fra l’altro, la sovranità spirituale del Buddha sul mondo intero, simboleggiato appunto dagli otto punti cardinali – i quattro principali e gli intermedi. Ciascuno di questi otto re fa erigere sulla propria parte di reliquie uno di questi tumuli; uno viene innalzato anche per custodirvi il recipiente che aveva ospitato le sacre ceneri, e un altro, sul luogo della cremazione, per deporvi i tizzoni del rogo funebre. In seguito, le reliquie subiscono alcune traversie; finché, narra l’agiografia buddhista, l’imperatore Ashoka (r. 269-232 a.e.e. circa), per glorificare il Buddha, le recupera e le distribuisce addirittura in ottantaquattromila nuovi monumenti commemorativi, sparsi per l’immenso territorio del suo dominio, e alla cui costruzione collaborano anche esseri celesti.
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