Formazione

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Fede e Costituzione

Fede e Costituzione. Selezione per la VI Conferenza mondiale in Egitto
 
Il Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) ha avviato il processo di selezione dei partecipanti per la VI Conferenza mondiale di “Fede e Costituzione”, una delle sue commissioni di studio. Questa conferenza si svolgerà dal 24 al 28 ottobre 2025 presso il Logos Papal Center della Chiesa copta ortodossa, vicino al monastero di San Bishoy a Wadi El Natrun, vicino ad Alessandria d’Egitto e ha per titolo “Dove ora per l’unità visibile?”
L’appuntamento rappresenta il fulcro delle attività del CEC in occasione del 1700° anniversario del primo Concilio ecumenico di Nicea, “momento chiave nella storia della fede cristiana e per il cammino ecumenico di oggi”, ha scritto il Segretario generale del CEC, pastore Jerry Pillay, in una lettera inviata alle 352 chiese membro.
 
 
 
 
Data: 29 Gennaio 2025

L’arte della metamorfosi

L’arte della metamorfosi. Le maschere nelle culture dell’Africa subsahariana
Ivan Bargna | Professore di Antropologia estetica e di Antropologia dei media presso l’Università di Milano-Bicocca | venerdì 07 Febbraio 2025 - ore 17.30 | Fondazione Collegio San Carlo

 

L’avvicinarsi alla maschera in una prospettiva che ne valorizzi la dimensione antropopoietica richiede che si eviti di porla, in modo riduttivo, come un oggetto che sta nelle mani di un soggetto, il quale ne dispone come di uno strumento, ma che la si veda piuttosto come una pratica di costruzione/decostruzione dell’identità (corporea, personale, sessuale, culturale, artistica…).
La maschera sarebbe cioè uno dei modi attraverso cui gli esseri umani tradurrebbero in atto le loro virtualità generiche nella particolarità di una forma determinata, che a sua volta retroagisce e incide sulle capacità percettive e intellettive del corpo, così modificandole in modo più o meno marcato e duraturo. La maschera non si limita però a fornire all’indeterminatezza umana i contorni di una figura, un modello in rapporto al quale definirsi in termini di contiguità o distanza, ma è anche uno dei nodi che consentono agli uomini di passare da una forma all’altra sviluppando una qualche consapevolezza del carattere arbitrario e convenzionale della determinazione culturale.

 

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Per approfondire segui il kit di Pars Vodu in Africa, a cura di Alessandra Brivio. Vai al kit...

 

 

 

Data: 22 Gennaio 2025

Bando «Tullio Vinay» per le tesi di laurea

Al via il bando «Tullio Vinay» per le tesi di laurea

 

L’Archivio Disarmo ha indetto il bando per tesi di laurea magistrale e triennale. La scadenza per partecipare è il 30 marzo 2025
Si tratta della nona edizione della consolidata iniziativa che vede insieme l’Istituto di ricerche internazionali Archivio Disarmo e la Tavola Valdese. Il concorso – ricorda l’Agenzia di stampa Nev  –  è per il conferimento di due Premi, uno per una tesi di laurea magistrale e uno per una tesi di laurea triennale intitolati a Tullio Vinay, pastore valdese, educatore e pacifista.
Il primo premio è del valore di mille euro, mentre il secondo è di cinquecento euro e saranno assegnati rispettivamente a una tesi di laurea magistrale e a una tesi di laurea triennale. Le tesi, redatte in lingua italiana o in lingua inglese, dovranno essere incentrate sul tema «crisi ed emergenze della società contemporanea: conflitti, migrazioni e cambiamenti climatici».
Il concorso è destinato a quanti hanno conseguito il titolo di laurea magistrale o di laurea triennale presso le Università pubbliche o private, italiane o straniere operanti sul territorio italiano, nel periodo che va dal 31 marzo 2024 al 30 marzo 2025.Potranno inoltre presentare domanda quanti stiano per discutere la tesi magistrale o triennale entro la sessione estiva dell’a.a. 2024/25.

 

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Data: 15 Gennaio 2025

Teologia: conservazione e trasformazione

La teologia tra conservazione e trasformazione
20 Gennaio 2025 | 11:00 — 13:00 | FBK Aula Piccola | Fondazione Bruno Kessler - Polo delle Scienze Umane e sociali

 

In numerosi suoi interventi, rivolgendosi ai teologi, Papa Francesco ha chiesto di avviare un radicale rinnovamento della teologia, una vera e propria svolta nel segno di un cambio di paradigma che si traduca in «una teologia fondamentalmente contestuale, capace di leggere e interpretare il Vangelo nelle condizioni in cui gli uomini e le donne quotidianamente vivono, nei diversi ambienti geografici, sociali e culturali e avendo come archetipo l’Incarnazione del Logos eterno, il suo entrare nella cultura, nella visione del mondo, nella tradizione religiosa di un popolo» (Motu proprio, Ad theologiam promovendam n.4, 1/11/2023). In vista di questo traguardo, il Pontefice chiede ai teologi che in questo sforzo di rinnovamento sia dato ampio spazio all’interazione con altri esperti, all’interdisciplinarietà e alla transdisciplinarietà. Come dunque interpretare questo invito alla trasformazione? E come conciliare questo necessario rinnovamento con l’esigenza di conservare natura, oggetto e finalità specifiche della Scienza sacra? Come si rapporta la teologia ai cosiddetti Religious Studies? Nella consapevolezza della complessità di tali questioni, occorre ponderare vari aspetti ed elementi in gioco.

 

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Data: 15 Gennaio 2025

Arabeschi

Arabeschi. L’aniconismo islamico tra ornamento e scrittura
Giovanni Curatola | Professore di Archeologia e storia dell’arte musulmana| Università di Udine
Fondazione Collegio San Carlo | Centro Studi Religiosi | venerdì 24 Gennaio 2025 - ore 17.30

 

Nel Corano non si proibiscono mai raffigurazioni naturalistiche: non più di quanto non si prescriva un velo alle donne o si sconsigli agli uomini di cancellare con una rasatura perfetta i tratti primigeni del volto di Adamo. È comunque tradizione di un Islam divenuto, da beduino, cittadino, cioè derivata da suggestioni culturali dell’Oriente mediterraneo metropolitano (e non manca chi sostiene che proprio l’iconoclastia venga da quell’Occidente), ed è tradizione sancita nei hadìth, che le donne si velino, che gli uomini non si devirilizzino, che nessuno si proponga di mettersi in competizione con Dio, l’unico in grado di dare alla luce un’opera completa in quanto provvista, fra l’altro, di vita. Lo spunto scritturale più preciso è un passo coranico in cui si ammonisce che le creature forgiate dall’uomo, ovviamente prive perciò di vita, si animeranno nel Giorno del Giudizio per tormentare il loro temerario fabbricatore.

 

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Data: 08 Gennaio 2025

VEREAD - Is Religion a Colonial Construct?

VEREAD project - Is Religion a Colonial Construct?
February – May 2025

 

The VEREAD (Virtual Exchange for Religious Education and Dialogue) project is inviting scholars and students to participate in the upcoming virtual seminar: Is Religion a Colonial Construct? An Introduction to Postcolonial and Decolonial Approaches to the Study of Religion (February 18 and 25, March 25, April 29, May 27 2025).

 

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Data: 01 Gennaio 2025

Dopo il concilio Vaticano II

Dopo il concilio Vaticano II. Stratigrafie tra liturgia, culture e musica
19-20 dicembre 2024 | Bologna, via S. Vitale 114

 

La Fondazione per le scienze religiose è lieta di ospitare il convegno Dopo il concilio Vaticano II. Stratigrafie tra liturgia, culture e musica, che avrà luogo giovedì 19 dalle ore 15.00 e venerdì 20 dicembre dalle ore 9.30 nella sede bolognese di via san Vitale, 114.

 

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Data: 18 Dicembre 2024

Il Senso Incantato | Convegno Finale FBK-ISR

Il Senso Incantato | Convegno Finale FBK-ISR
16 Dicembre 2024 — 19 Dicembre 2024 | Fondazione Bruno Kessler - Polo delle Scienze Umane e sociali

 

La dialettica tra incanto e disincanto ha a lungo costituito un tema centrale nella storia della teologia e degli studi religiosi. Dalle prime riflessioni teologiche fino alle moderne indagini accademiche, la tensione tra le dimensioni mistiche e sublimi della religione e gli approcci critici e razionali del secolarismo ha plasmato l’evoluzione del pensiero e della pratica religiosa. L’incanto evoca lo stupore, la connessione con il divino e il senso del numinoso, mentre il disincanto, specialmente come articolato nell’era moderna, sfida questi elementi attraverso le forze della razionalizzazione, del secolarismo e della critica.
Nel corso della storia, le tradizioni religiose hanno esplorato questa tensione, riflettendo i più ampi cambiamenti nei valori sociali e nei paradigmi epistemologici. Per secoli, l’incanto ha giocato un ruolo chiave nel rafforzare le esperienze religiose comunitarie, alimentando un senso condiviso di mistero e di presenza divina. Tuttavia, con l’avvento della modernità, i processi di disincanto hanno preso piede, soprattutto nelle tradizioni intellettuali occidentali, spesso riducendo la religione a una serie di codici morali e razionali, spogliandola dei suoi elementi mistici.

 

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Data: 11 Dicembre 2024