Il discorso di Paolo VI all’ONU
Il discorso di Paolo VI all’ONU
Un ripensamento della posizione della Chiesa sulla guerra
Durante il pontificato di Pio XII la Santa Sede aveva guardato con una certa diffidenza alle istituzioni internazionali nate dopo la Seconda guerra mondiale allo scopo di assicurare la soluzione pacifica dei conflitti: sia perché le riteneva inadeguate a raggiungere concretamente questo scopo; sia perché vi scorgeva una concorrenza laica alla prospettiva di fondare su base religiosa la concordia tra i popoli. Si era così limitata ad inviare un osservatore alla FAO nel 1948 e all’UNESCO nel 1951.
L’atteggiamento muta dopo che l’enciclica Pacem in terris (11 aprile 1963) di Giovanni XXIII esprime apprezzamento per lo sforzo delle Nazioni Unite di estendere a tutti i Paesi, anche come fondamento di un pacifico ordine mondiale, la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Nel luglio 1963 Paolo VI riceve in udienza Sithu U Thant, segretario generale dell’ONU. Nel marzo 1964 nomina osservatore permanente al Palazzo di vetro mons. Alberto Giovannetti...
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