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Dal cosiddetto “Scisma d’Oriente” in poi

 

Nei manuali scolastici di storia si è a lungo proposta la narrazione per cui lo scontro e la rottura, avvenuta nel Medioevo, fra quelle che poi diverranno la Chiesa “Ortodossa” e quella “Cattolica” avrebbe avuto un inizio ben preciso nell’anno 1054, quando papa Leone IX (1049-1054), attraverso i suoi legati, lanciò la scomunica al patriarca di Costantinopoli Michele I Cerulario e quest’ultimo, a sua volta, rispose con un proprio anatema scomunicando i legati. In realtà, è ormai riconosciuto da gran parte degli studiosi che lo scisma fu un lento processo di reciproca incomunicabilità o di “estraneamento” – come ebbe a definirlo il teologo francese Yves-Marie Congar – delle due Chiese. Tale “estraneamento” ebbe alla base diversi fattori, non solo di natura teologico-ecclesiastica ma anche politico-militare ed etnico-culturale. Si invita alla lettura di due numeri della rivista di bizantinistica “Porphyra” dedicati all’Ortodossia bizantina e ai principali personaggi ed eventi storici che hanno animato il dialogo e la frattura con la Chiesa d’Occidente.