Ra’am, un partito arabo nel governo israeliano
Ra’am, un partito arabo nel governo israeliano
C’è una novità importante nel primo esecutivo di Israele senza Benjamin Netanyahu, esautorato dopo dodici anni ininterrotti di governo. Quella formata da Yair Lapid – incaricato di formare il nuovo governo ‒ è certamente una compagine complessa e, per certi versi, inorganica, di cui fanno parte partiti di destra come Yisrael Beiteinu e Yamina (il cui leader Naftali Bennett sarà premier), i centristi di Yesh Atid, Kahol Lavan, New Hope e partiti del centrosinistra come il Labour e Meretz. Ma la vera novità sta nella presenza, tra le forze politiche che sostengono l’esecutivo, del partito arabo Ra’am.
Si tratta di uno dei movimenti che rappresentano i cittadini arabi di Israele, detti anche arabi israeliani o arabi del ’48 (in riferimento al fatto che dopo la nascita dello Stato ebraico nel 1948 sono rimasti entro i suoi confini e non sono finiti a vivere come rifugiati in Cisgiordania e nei Paesi arabi limitrofi).
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