Il rapporto con i testimoni e la necessità di cercare altre strade per ricordare quei fatti
Mi è capitato, giusto qualche giorno fa, di parlare con un giovane studioso interessato alla Resistenza e soprattutto alla Resistenza nelle valli valdesi. L’età del ragazzo non è una precisazione futile; la prospettiva da cui vorrei approcciare il tema della Resistenza oggi è infatti strettamente legata al tema della memoria e della testimonianza. Stavo parlando con un ragazzo di poco più giovane di me, ma abbastanza più giovane di me perché gli risulti molto più difficile fare studi sulla Resistenza di quanto non sia stato per me solo una decina di anni fa, per non parlare delle generazioni che mi hanno preceduta.
Ho sempre pensato di essere stata molto fortunata perché ho avuto la possibilità di studiare la Resistenza alle valli valdesi, e nello specifico le donne della Resistenza alle valli valdesi, facendo ancora affidamento su alcune testimonianze orali che ho potuto raccogliere. Contatti ricevuti per conoscenza, contatti “di famiglia” come spesso accade alle Valli, dove non si è solamente Debora Michelin Salomon ma si è anche, e per le generazioni passate si è soprattutto, figli di… nipoti di…, originari di quel paese e non di quell’altro. Insomma, una rete ancora tutto sommato fitta, fatta di persone disponibili all’incontro e al racconto, lucide, emozionate ed emozionanti.