Stolpersteine, monumenti contro l’oblio
Per spiegare il significato delle sue Stolpersteine, le Pietre d’inciampo disseminate in tutta Europa, l’artista tedesco Gunter Demnig ha più volte parafrasato il Talmud. “Una persona non viene dimenticata finché non viene dimenticato il suo nome”. Da oltre trent’anni Demnig è impegnato a restituire con le sue pietre – cubi di ottone di dieci centimetri per dieci in cui sono incise le informazioni biografiche essenziali – un nome a migliaia di vittime del nazifascismo, incastonandole nei marciapiedi di centinaia di città. Di solito davanti alla porta di quella che fu la loro ultima casa.
Presto Demnig posizionerà la 100millesima pietra d’inciampo. Un traguardo significativo quanto tragico per un progetto di Memoria diffusa che coinvolge ventotto paesi. L’Italia, come dimostrano le installazioni previste anche quest’anno in molte località del paese, ha aderito da tempo.
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