L’indagine di Swg con Pagine Ebraiche “Memoria, rifugio e antidoto all’odio”
Una ricorrenza “necessaria” e soprattutto “giusta”.
È in crescita considerevole il numero degli italiani che percepiscono il 27 gennaio in questo modo. Un vero e proprio presidio di responsabilità e consapevolezza contro l’avanzare di parole di odio. È forse questo il dato più significativo della settima indagine che il prestigioso istituto di ricerca SWG realizza, con la collaborazione della redazione del giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche, sulla percezione del Giorno della Memoria.
Nel 2019 il 25 per cento degli intervistati considerava “giusto” il fatto di ricordare, in un preciso momento, la Shoah e le altre vittime del nazifascismo. Nel 2020 sono il 39 per cento. Uno spostamento di significato che, spiega il direttore di ricerca di SWG Riccardo Grassi, va messo in relazione con la percezione di una crescente minaccia antisemita nel Paese.
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