Il Credo armeno

 

Torniamo ora a considerare il simbolo recitato nella liturgia armena, introdotto prima. Nel video è possibile ascoltare una versione del simbolo recitato nella liturgia armena, con traduzione inglese. Abbiamo preparato una traduzione italiana del testo armeno, scandita allo stesso modo del video. Quali differenze riscontri rispetto al simbolo di Nicea che hai potuto vedere al punto 2?

 

Crediamo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, delle cose visibili e invisibili.
E in un solo Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, nato da Dio Padre, unigenito, cioè proveniente dall'essenza del Padre.
Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, nato e non creato. Egli stesso proveniente dalla natura del Padre, per mezzo di lui ogni cosa venne all'esistenza, nei cieli e sulla terra, sia le cose visibili che quelle invisibili.
Ed egli, per noi uomini e per la nostra salvezza, sceso dal cielo, si incarnò, si fece uomo, nacque in maniera perfetta dalla santa vergine Maria per mezzo dello Spirito Santo.
Da lei prese il corpo, lo spirito, la mente, e tutto ciò che è nell'essere umano, veramente e non in apparenza.
Torturato, crocifisso, sepolto, nel terzo giorno resuscitato, salito ai cieli con il suo corpo, sedette alla destra del Padre.
Verrà col medesimo corpo, e con la gloria del Padre, per giudicare i vivi e i morti, e del suo regno non esiste fine.
Crediamo anche nello Spirito Santo, increato e perfetto, che parlò nella legge, nei profeti e nei Vangeli, che discese sul Giordano, predicò agli apostoli e prese dimora nei santi.
Crediamo anche in un'Unica, Universale, Apostolica [Santa] Chiesa; in un solo battesimo, nel pentimento, nell'espiazione, nella remissione dei peccati; nella resurrezione dei morti; nel giudizio eterno delle anime e dei corpi; nel regno dei cieli, e nella vita eterna.

 

Puoi anche trovare una traduzione italiana sul sito del centro culturaleGli scritti.

Come forse avrai notato, la maggior parte delle differenze si trova nella parte centrale. Le prime quattro frasi sono pressoché identiche a quelle del simbolo di Nicea, mentre la frase finale, con minime differenze, è identica al simbolo niceno-costantinopolitano utilizzato nella liturgia cattolica. Nota che la parola qui tradotta con “universale” è quella che, in italiano, corrisponde a “cattolica” (laddove la chiesa viene definita “una, santa, cattolica e apostolica”). Tieni a mente, infatti, che il significato letterale del greco katholikós è proprio “generale”, “universale”.
Per quanto riguarda invece le differenze nella parte centrale, avrai forse notato che, per quanto riguarda lo Spirito Santo, si parla della sua attività nell’Antico Testamento e nei Vangeli, ma non ci sono, ad esempio, elementi rispetto alla questione della “processione” dello Spirito, che è stata elemento di divergenza tra la chiesa cattolica e le chiese ortodosse, col problema del Filioque. Infine potrai vedere che si insiste molto sulla questione dell’incarnazione, in Gesù, di quella che nel cristianesimo è la seconda persona della trinità, il Figlio. Per scoprire qualcosa sull’origine di queste differenze, ti invitiamo a proseguire il kit col passo successivo.