La spiritualità buddhista e l’ascesi in Giappone
La voce del silenzio. La spiritualità buddhista e l’ascesi in Giappone
Massimo Raveri | Professore di Religioni e Filosofia dell'Asia orientale - Università Ca' Foscari di Venezia | venerdì 23 Febbraio 2024 - ore 17.30
Anche il buddhismo si propone come una Via verso la liberazione: il Buddha stesso definì il suo insegnamento come un percorso interiore volto a verificare con la propria diretta, personale esperienza quella verità cui lui era già giunto.
La Via buddhista assume il carattere di un codice etico inteso soprattutto come una terapeutica spirituale verso la rinuncia a ogni legame del ciclo delle rinascite, verso un distacco equanime e consapevole, verso l’abbandono dell’illusione del proprio io. Ma necessita di un contesto adeguato, sia di carattere psicologico sia di carattere sociale, che permetta di praticare nella calma le complesse forme di meditazione. E per lungo tempo si pensò che solo la vita monastica rappresentasse la scelta ideale per realizzare la salvezza. Era una «via di mezzo», una mediazione tra due opposte dinamiche del sacro: da una parte il radicale rifiuto del mondo e la solitaria ricerca interiore nell’ascesi, e dall’altra l’andare nel mondo, il farsi carico delle quotidiane angosce degli uomini in nome dei valori della compassione e dell’altruismo.