Il bene dell’intelletto: memoria e scrittura
Il bene dell’intelletto: memoria e scrittura
Centro Culturale Dar al-Hikma • Torino, Via Fiochetto 15
Si scrive sempre meno manualmente e le comunicazioni sono ridotte a poche parole, la memoria dei cellulari ci assolve dal dover ricordare un numero di telefono, un nome, un evento, un qualunque appunto scritto accanto ad un nome, un compleanno … si rafforza la tendenza ad alienare ad una memoria esterna il registro dei ricordi. L’irruzione dell’intelligenza artificiale in questo panorama porta con sé la “questione” di dantesca memoria, “perdere il Ben dell’intelletto”, perdere quella capacità individuale comprendere la realtà e ciò che è oltre ad essa. Persa o alienata tale autonomia, la memoria esterna conserva e fornisce dati grezzi, privi di esperienza umana con il rischio di veder ridotta la possibilità di libertà personale, ma anche le possibilità intellettuali, spirituali e religiose.