Dal nazionalismo all'islamismo
François Burgat, Dal nazionalismo all'islamismo, in Il Fondamentalismo islamico. Algeria, Tunisia, Marocco, Libia, Società Editrice Internazionale: Torino, 1995, pp. 48-68
François Burgat, Dal nazionalismo all'islamismo, in Il Fondamentalismo islamico. Algeria, Tunisia, Marocco, Libia, Società Editrice Internazionale: Torino, 1995, pp. 48-68
Michelangelo Guida, Intervista con Rāšid Al-Ġannūšī, in Oriente Moderno, Nuova serie, Anno 23 (84), Nr. 3 (2004), pp. 685-696. Su concessione dell'autore.
Rāšid Al-Ġannūšī (Rachid Ghannouchi) è oggi una delle maggiori personalità del mondo islamico. Vive a Londra, dopo aver scelto, nel 1989, volontariamente l'esilio dal suo paese, la Tunisia, per sfuggire alla persecuzione politica e per evitare che il conflitto tra movimento islamico e regime sfociasse in guerra civile.
La crisi dell’Islam politico, tra Stato civile ed emirato
Dall’Islam politico arrivano segnali contrastanti. Mentre in Afghanistan i Talebani hanno ricreato il loro emirato, i movimenti islamisti del Nord Africa, arrivati al potere in diversi Paesi sulla scia della Primavera araba, sono entrati in una parabola discendente. In Egitto l’esperienza di governo dei Fratelli musulmani è rapidamente naufragata, aprendo la strada al colpo di Stato del generale al-Sisi; in Sudan le rivolte popolari del 2019 hanno decretato la fine del trentennale governo islamista di Omar al-Bashir; in Tunisia il partito Ennahda ha visto calare significativamente i propri consensi ed è stato il bersaglio principale del colpo di forza con cui lo scorso luglio il presidente della Repubblica Kais Saied ha congelato le attività del Parlamento; in Marocco il partito islamista Giustizia e Sviluppo, al governo da oltre dieci anni, è stato sbaragliato alle ultime elezioni legislative, passando da 125 a 13 seggi. Queste vicende pongono il tema della possibile traiettoria dell’Islam politico definito “moderato”, “mainstream” o “gradualista”, cioè di quei movimenti che, a differenza delle organizzazioni jihadiste, sono disposte a operare all’interno delle strutture istituzionali esistenti.
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Il kit, realizzato grazie al contributo di Francesca Badini, dottoranda oggi impegnata in una ricerca sulTafsīr al-mawḍūʿī scritto da Muḥammad al-Ghazālī presso la Biblioteca La Pira di Palermo e già autrice del kit sul Tafsīr, fornisce un quadro di contesto per comprendere la genesi e il ruolo della Fratellanza Musulmana negli equilibri della politica e della società dell'Egitto e dei paesi del Nordafrica.
Anthony Santilli, I Fratelli Musulmani d'Egitto: frammenti di un progetto egemonico, in Massimo Campanini, Karim Mezran (a cura di), I Fratelli Musulmani nel mondo contemporaneo, Torino: UTET, 2010