Hindū

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Animali divini e simbolici nelle tradizioni dell'India

Animali divini e simbolici nelle tradizioni dell'India
Cinzia Pieruccini - venerdì 16 dicembre 2022 - ore 17.30 - Centro Studi Religiosi

 

Gli animali divini partecipano ai miti delle divinità cui sono associati, e le accompagnano in modo costante nelle raffigurazioni. Essi sono complessivamente chiamati vahana, “veicoli”, “cavalcature”, perché le divinità sono spesso visualizzate sedute su di essi. Il vahana di Vishnu è Garuda, un grande uccello simile a un’aquila, o forse meglio a un avvoltoio, sul quale il dio muove nel cielo: l’immagine rafforza la valenza solare di Vishnu. Legato a Shiva è invece il toro Nandin (il “Gioioso”); l’animale compendia la sacralità dei bovini con la potenza erotica attribuita a Shiva. Brahma è, a sua volta, connesso con l’uccello chiamato hamsa, una maestosa oca bianca, che è simbolo antico del brahman, l’Assoluto. Il pavone è peculiare a Skanda, figlio di Shiva, e al suo omologo tamil Murugan; mentre la “cavalcatura” di Ganesha, il dio dalla testa elefantina anch’egli considerato figlio di Shiva, è un topolino, il quale sa superare tutti gli ostacoli, né più né meno come promette di concedere questo dio. Sulla tigre o il leone, che l’iconografia indiana tende a confondere, siede poi la dea Durga, il che ben si addice al suo ruolo di indomita combattente. Un discorso a parte merita infine un altro animale, cioè il serpente, o meglio il cobra (Coluber naga), che non è il contrappunto di un’altra divinità, bensì è tradizionalmente considerato divino esso stesso.

 

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Data: 14 Dicembre 2022

Alle radici dell'ecologia induista

La Terra è Madre, io sono figlio della Terra. Alle radici dell'ecologia induista

 

Venerdì 16 dicembre 2022 alle ore 9.00, presso l'Aula di Geografia dell'Edificio di Lettere si terrà l'incontro dal titolo La Terra è Madre, io sono figlio della Terra. Alle radici dell'ecologia induista.
L'evento, che si svolgerà nell'ambito del ciclo di conferenze "Religioni, dialogo, sostenibilità, è organizzato dal corso di Storia delle religioni di Alessandro Saggioro, in collaborazione con Fondazione Roma Sapienza.

 

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Data: 14 Dicembre 2022

I Veda

I Veda.La relazione tra maestro e discepolo nelle tradizioni hindu
venerdì 21 gennaio 2022 - ore 17.30 - Conferenza di Antonio Rigopoulos, Professore di Indologia e tibetologia - Università Ca’ Foscari di Venezia

 

Da tempi immemorabili la relazione maestro-discepolo costituisce l’asse portante dell’universo religioso indiano, il suo cuore pulsante. Se ne constata la persistenza, pur nelle inevitabili riconfigurazioni d’identità e funzioni, con il mutare delle situazioni storiche e dei contesti ideologici. È davvero impossibile esagerare l’importanza del maestro nelle religioni dell’India. In assenza di una autorità ecclesiale centrale, di istituzioni quali la Chiesa in Occidente su cui incardinare il magistero, il maestro è da sempre la guida autorevole, l’imprescindibile punto di riferimento. A un tempo, egli autentica e rinnova quel tesoro sapienziale di cui è viva incarnazione, la più alta testimonianza.

 

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Data: 11 Gennaio 2022

Induismo e società contemporanea

“Conoscere e conoscersi nel rispetto dell’identità di ciascuno” – Induismo e società contemporanea tra tradizione e modernità
date di svolgimento del corso: 22 gennaio 2022 – 29 gennaio 2022 – 5 febbraio 2022

Corso di induismo erogato con modalità on line rivolto al personale Docente della scuola di ogni ordine e grado

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Data: 11 Gennaio 2022

Krishna, il divino amante

Krishna, il divino amante
In mostra al MAO di Torino fino al 26 Settembre 2021

 

La collezione d’opere d’arte proveniente dall’Asia meridionale comprende quattro dipinti religiosi incentrati sulla figura del dio Krishna, di cui tre di notevoli dimensioni. L’esposizione si propone di mostrare al pubblico questo tipo di produzione pittorica (picchavai), accompagnata da una selezione di componimenti poetici ascrivibili alla corrente devozionale della bhakti, nell’ottica di esaltare attraverso la visita il concetto di esperienza estetica cara alla tradizione indiana, il rasa. Il termine rasa, che significa “succo”, “essenza” o “gusto”, indica un particolare stato emozionale che è intrinseco all’opera d’arte, sia essa visiva, letteraria o musicale, e che riesce a suscitare nello spettatore la corrispondente disposizione d’animo. 

 

Data: 14 Luglio 2021

Lo spazio sacro della città di Puri

Lo spazio sacro della città di Puri
Ciclo di conferenze in streaming a cura del Centro di Cultura Italia-Asia in collaborazione con la Casa della Cultura.
7 giugno 2021 - ore 18.00 - La sacralità della forma urbis come cosmografia e centro di pellegrinaggio: uno studio di caso sulla città di Puri (Odisha - India)

 

Questa conferenza mira ad esplorare alcuni aspetti del rituale religioso del Navakalevara, il rinnovamento ciclico ogni 12 mesi dell'immagine sacra (mūrti) di Jagannātha, il Signore del Mondo, presso il tempio di Puri (Odisha, India).
Il rituale schiude lo spazio sacro della città alla processione che avanza nella foresta alla ricerca del sacro albero di nīm (Azadirachta indica) scelto per diventare la nuova rappresentazione lignea del Dio.

 

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Data: 02 Giugno 2021

Sitala Mata e i gemelli indiani

Sitala Mata e i gemelli indiani

...In India esiste una dea affascinante, Sitala Mata, assai temuta e rispettata nelle campagne del Nord, dove i templi a lei dedicati punteggiano regolarmente la topografia rurale. Si ritiene che Sitala Mata ‒ venerata soprattutto, ma non solo, dagli induisti ‒ possa prevenire il vaiolo, causarlo, guarirlo o, infine, essere lei stessa la malattia.

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Data: 05 Maggio 2020