L’islam nello spazio post-sovietico
L’islam nello spazio post-sovietico, tra identità nazionali e tendenze radicali
L’attacco terroristico perpetrato lo scorso 22 marzo a Mosca da militanti tagiki ci ha ricordato come in Asia centrale persista un fenomeno jihadista, per quanto questo sia stato relegato ai margini dell’attualità internazionale. Questa vasta regione, che oltre all’Azerbaigian, nel Caucaso, comprende cinque repubbliche ex-sovietiche (Kazakistan, Kirghizistan, Turkmenistan, Tagikistan e Kirghizistan), è un punto di partenza e di passaggio per importanti movimenti jihadisti. Nel complesso, tuttavia, nella tradizione di queste società, a lungo segnate e poi secolarizzate dall’influenza culturale e politica russa e sovietica, prevale un islam moderato e tollerante. Il tragico attentato di Mosca impone in ogni caso una riflessione sull’evoluzione dell’islam in questo spazio isolato e poco conosciuto.
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