Primo Levi e l’inizio della notte senza fine

Primo Levi e l’inizio della notte senza fine

 

Ottant’anni fa, tradito da un collaborazionista, veniva catturato in “una spettrale alba di neve" all'albergo Ristoro di Amay, in Valle d'Aosta, il partigiano Primo Levi. Con lui c’erano tra gli altri Aldo Piacenza, che sarebbe riuscito a fuggire e a tornare a combattere, e altre due ebree torinesi, amiche di una vita – Luciana Nissim e Vanda Maestro –, che condivisero il destino di Levi. Come tanti altri ebrei italiani e stranieri, i tre amici, con il “brutale risveglio” del 1943 – la caduta del fascismo del 25 luglio, l’8 settembre e l’invasione tedesca, la nascita della Repubblica sociale italiana –, avevano scelto di lottare contro i fascismi.

 

Continua a leggere su lastampa.it...
 

 

Data Creazione:
Mer, 20/12/2023 - 11:52