Celestino V
La decisione di dimettersi dal soglio papale ha alcuni, rarissimi, precedenti storici: il più famoso è quello di Celestino V che abdicò nel 1294, a soli 5 mesi dalla sua elezione. Per la sua decisione fu collocato da Dante nell'Inferno tra gli Ignavi, e passò alla storia come «colui che per viltade fece il gran rifiuto» (Inf. III, 59); la storiografia moderna ha però rivalutato la sua figura. Celestino, dopo aver raccolto le argomentazioni giuridiche a sostegno della propria decisione e aver predisposto una declaratio con cui manifestò la propria volontà di rinuncia, compilò uno statutum con cui innovò la normativa sulla rinuncia del papa. Questo testo è conosciuto però solo per la pubblicazione effettuata dal successore Bonifacio VIII. Peter Herde descrive la vita di Papa Celestino V nel saggio omonimo, pubblicato a cura dell'Istituto Treccani sull'Enciclopedia dei Papi (2000).
Pietro del Morrone, il futuro papa, nacque nel 1209 o all'inizio del 1210: la fonte più sicura in proposito, la Vita Coelestini (pubblicata negli "Analecta Bollandiana", 16, 1897, p. 431), racconta che aveva ottantasette anni al momento della morte avvenuta il 19 maggio 1296. Era originario della Contea di Molise, allora, insieme con la Terra di Lavoro, una provincia del Regno di Sicilia, ma non si è potuto stabilire con piena certezza il luogo di nascita.
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