La Chiesa Ortodossa rumena
Il kit formativo La Chiesa Ortodossa rumena, è stato realizzato grazie al contributo di Maria Chiara Giorda, professoressa ordinaria presso l’Università Roma Tre, e Giuseppe Tateo, ricercatore presso l’Università Roma Tre. Il kit approfondisce in chiave storica il peculiare sviluppo dell'ortodossia in territorio rumeno, per mezzo di testi e video che si concentrano anche sulle dinamiche legate alla migrazione di cittadini rumeni in Italia. Arricchito da una bibliografia con testi in più lingue, fornisce una chiara fotografia del contesto religioso ortodosso rumeno in patria e nel contesto della migrazione.
Introduzione - Chiesa ortodossa rumena
Panoramica storica sulle chiese Ortodosse
L'origine della presenza della Chiesa Ortodossa in Italia: Paolo Mieli ne parla con la professoressa Mariachiara Giorda. Nel 1054, la reciproca scomunica del patriarca Michele Cerulario, capo della Chiesa d'oriente, e di papa Leone IX, sancisce la rottura definitiva tra Costantinopoli e Roma. Da quel momento, l'Occidente e l'Oriente cristiano cominciano un percorso parallelo che dà origine a due a tradizioni teologiche differenti. In Italia, la presenza degli ortodossi risale a più di mille anni fa. Le prime comunità greco-ortodosse si costituiscono dopo la caduta di Costantinopoli in mano turca, nel 1453. La più antica è fondata a Venezia, nel 1498, quando i greci ottengono il permesso di costruire la loro chiesa e di celebrare messa col rito bizantino. Nei secoli successivi, si formano altre confraternite a Napoli, ad Ancona, a Livorno, a Trieste e, con l'unità d'Italia, diventano più stabili. Nel 2017, si stima che gli ortodossi in Italia siano arrivati a un milione e ottocento mila. Di questi, i romeni rappresentano la maggioranza. Data la massiccia presenza di parrocchie ortodosse romene, nel 2008 è istituita la Diocesi Ortodossa Romena d'Italia. Monsignor Siluan Span ha l'incarico pastorale, missionario e amministrativo di rappresentare la Chiesa Romena Ortodossa in Italia. "Passato e Presente" lo incontra nella sede della diocesi, a Roma.
L’organizzazione della Chiesa Ortodossa Romena
Nella Romania d’oggi, la liberta religiosa e il regime generale dei culti sono regolati dalla Legge 489/2006 che ha (re)istaurato il regime dei “culti riconosciuti”. Di conseguenza, la Chiesa ortodossa romena costituisce, da punto di vista giuridico, uno dei diciotto “culti riconosciuti” dalla Legge 489/2006, essendo organizzata secondo il suo Statuto d’organizzazione e di funzionamento, che è stato approvato dal Santo Sinodo della Chiesa ortodossa romena il 28 novembre 2007, ed e stato riconosciuto con il Decreto Governativo n. 53 del 16 gennaio 2008 emesso dal Governo di Romania e pubblicato nel “Monitorul Oficial” n. 50 del 22 gennaio 2008. Prima dell’approvazione del suo attuale Statuto, la Chiesa ortodossa romena era organizzata secondo lo Statuto d’organizzazione e di funzionamento votato dal Santo Sinodo della Chiesa ortodossa romena il 19-20 ottobre 1948, e riconosciuto per Decreto n. 233 del 23 febbraio 1949 del Presidio della Grande Assemblea Nazionale con tutte le modifiche e le aggiunte ulteriori. Infatti, lo Statuto del 1948 fu abrogato con l’entrata in vigore del nuovo Statuto, in pratica a partire del 22 gennaio 2008.
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Dall’Autocefalia al Patriarcato
Socialismo e Post-Socialismo
Per la comprensione del clima e della natura dei problemi che la Chiesa Ortodossa Romena si trova oggi ad affrontare, è certamente utile passare in rassegna le posizioni che via via si sono registrate nella e attorno alla Chiesa a proposito dell’evento ‘fondatore’ che ha dischiuso un nuovo scenario in Romania, la rivoluzione del 1989. Dal punto di vista storico-politico, le rivoluzioni in Europa centrale e orientale del 1989 (la caduta del muro di Berlino, la rivoluzione di Havel nell’allora Cecoslovacchia, la caduta di Ceasescu in Romania), che hanno portato alla caduta del comunismo, hanno permesso anche alla Chiesa Ortodossa, repressa da decenni, di venire alla ribalta della storia.
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Il Monachesimo
La Chiesa Ortodossa Romena in Italia
Il kit intende esplorare anche la dimensione religiosa legata all'immigrazione in Italia dei cittadini rumeni di fede ortodossa, attraverso la proposta di un numero della rivista Quaderni di Benvenuti in Italia, raccolte di scritti inediti, articoli, riflessioni, documenti, strumenti di ricerca a tema, che hanno lo scopo principale di fornire una sintesi divulgativa sui progetti di ricerca in corso.
Il XIII Quaderno di Benvenuti in Italia si concentra sulla minoranza religiosa più popolosa in Italia: quella ortodossa e in particolare quella ortodossa romena, la cui componente è maggioritaria rispetto alle varie identità che questa confessione assume in un contesto di diaspora piuttosto recente come quello italiano. Rispetto ad altre situazioni europee, l’Italia è un paese che negli ultimi due decenni, in modo accelerato, è diventato multi-secolare, pur rimanendo fedele alla sua immagine di paese cattolico; una sorta di lunga e complicata via “all’italiana” verso il riconoscimento della diversità religiosa.
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