La croce sulla stele di Xi’an
La croce sulla stele di Xi’an, testimone della fede in Cina
A una decina di chilometri dalle antiche mura di Xi’an, la Roma cinese, ci ritroviamo tra nuvole basse a salire una stradina lucida di pioggia nella verde e montuosa contea di Zhouzhi. In cima, attraversati i secoli, ci attende la bianca pagoda di Da Qin. È un viaggio nel tempo quello che ci porta qui, nella provincia di Shaanxi in questo remoto angolo della rotta che ha congiunto Oriente e Occidente. Da Roma fino a Xi’an, l’antica capitale di un impero un tempo conosciuta con il nome di Chang’an (Pace eterna), la città che segnava il punto più orientale dell’antico tragitto della Via della Seta. Un luogo millenario di storia nella Cina centrale. E anche di storia cristiana perché questa pagoda che si staglia ancora davanti a noi prima ancora di essere utilizzata dai buddisti è stata una chiesa cristiana, la più antica che la Terra di Mezzo abbia avuto. Venne eretta al tempo dell’imperatore Jinglong della dinastia Tang (VII secolo d.C.) assimilando i canoni architettonici locali dai primi cristiani giunti nell’Impero cinese proprio lungo la Via della Seta: i monaci dell’antica Chiesa siriaca d’Oriente, insediatisi in Cina già nella tarda antichità e che accanto alla loro chiesa-pagoda cristiana avevano costruito anche il loro monastero.
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