Hindutva

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India: repressione anti-musulmana

India: elezioni in vista, esplodono violenze e repressione anti-musulmana

 

A gennaio il premier Modi ha inaugurato il tempio di Ram ad Ayodhya. Gli episodi di violenza e discriminazione verso la comunità musulmana si sono intensificati in tutto il Paese per mano della maggioranza hindu. Ecco cosa accade in vista delle elezioni che si terranno in India tra aprile e maggio 2024

 

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Data: 10 Aprile 2024

Ayodhya e le minacce dei finti musulmani

Ayodhya, il tempio di Ram e le minacce dei finti musulmani

 

Fermati dalle forze speciali indiane due indù che - fingendosi musulmani - inviavano messaggi in cui annunciacano attentati al tempio nel sito sacro conteso dell'Uttarv Pradesh che verrà inaugurato da Modi il 22 gennaio. Dai loro profili social emersi legami con il Bharatiya Janata Party. Il vescovo di Lucknow: "Grave creare ulteriore tensione su linee religiose". Intanto ad Ayodhya si prepara la consacrazione del primo ministro più che del luogo sacro.
Tuttavia la città di Ayodhya è da decenni al centro di tensioni e controversie religiose: nel 1992 una manifestazione indù portò alla distruzione della moschea di Babri, che secondo le frange ultranazionaliste sorgeva sui resti di un antico tempio. Nel corso degli anni sono continuati gli attacchi e gli attentati terroristici, finché nel 2019 la Corte suprema ha assegnato il sito agli induisti, prevedendo tuttavia anche la costruzione di una moschea in un’altro territorio. Nell’agosto 2020 il primo ministro Narendra Modi ha posto, nel luogo in cui si ritiene sia nato il dio Rama, la prima pietra del nuovo tempio, che sarà ufficialmente inaugurato il 22 gennaio dopo una settimana di consacrazioni. Nel 2021 è stato creato un luogo di osservazione affinché chiunque potesse ammirare l’andamento dei lavori.

 

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Data: 10 Gennaio 2024

Un film sta causando disordini in India

Un film sta causando disordini in India

 

"The Kerala Story", considerato da alcuni islamofobo, riprende una teoria del complotto che piace ai nazionalisti indù: ha provocato scontri e un esteso dibattito
Nel Maharashtra, lo stato indiano dove si trova Mumbai, un film ha provocato parecchi disordini: ci sono stati scontri, una persona è morta e decine sono state arrestate. Il film è uscito a inizio maggio, s’intitola The Kerala Story e racconta la storia di un gruppo di giovani donne indù e cristiane dello stato del Kerala che si convertono all’Islam e decidono di entrare a far parte dell’ISIS. Il motivo per cui è stato criticato è che è stato giudicato da alcuni un film di propaganda islamofoba, cioè orientata a suscitare un sentimento di odio nei confronti delle persone di religione musulmana, che in India sono diversi milioni ma costituiscono una minoranza rispetto a quelle di religione indù (che sono circa l’80%).

 

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Data: 24 Maggio 2023

Cancellare la memoria

Cancellare la memoria: l’attacco al patrimonio culturale musulmano nelle politiche del Saṅgh Pārivār

 

Come si concilia il tentativo di proporre l’India patria dello yōga, dunque di ribadire l’immagine di tolleranza, con una politica discriminatoria e intollerante nei confronti delle sue minoranze? Negli ultimi trent’anni, infatti, è stato registrato un aumento di casi di violenza antimusulmana, favorita da partiti che attingono dal repertorio ideologico hindutva.

 

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Data: 29 Giugno 2022

A New Delhi i musulmani sono costretti a vivere nella paura

A New Delhi i musulmani sono costretti a vivere nella paura

Le proteste contro la nuova legge sulla cittadinanza che discrimina i musulmani, organizzate a New Delhi e in altre città dell’India, avevano dato ai cittadini indiani la speranza di avere una legittimità democratica, morale e intellettuale nel mettere in discussione leggi approvate dal governo. Ma le rivolte antimusulmane avvenute nella capitale tra il 24 e il 26 febbraio hanno distrutto questa speranza.
La nuova legge (Citizenship amendment act, Caa), che garantisce una corsia preferenziale alla cittadinanza indiana ad alcune minoranze religiose ma, fatto fondamentale, non ai musulmani, è stata vista da avvocati, attivisti e intellettuali, oltre che dalla comunità musulmana, come restrittiva e contraria al principio di uguaglianza sancito dagli articoli 14 e 15 della costituzione.

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Fotografia:Un uomo viene picchiato durante gli scontri contro la legge sulla cittadinanza, New Delhi, India, 24 febbraio 2020. (Danish Siddiqui, Reuters/Contrasto)

Data: 10 Marzo 2020

Hindutva. Alle radici dell’odio

Hindutva. Alle radici dell’odio 

Dal 1923, con la pubblicazione d’un testo che sviscera i suoi pensieri, il bramino Vinayak Damodar Savarkar indica con il neologismo hindutva l’antidoto a quegli elementi – giudicati come un “corpo estraneo” da estirpare – che avrebbero inquinato il millenario spirito hindu. Un’ideologia che permea ancora oggi la politica e le società indiane.

È da quasi un secolo che l’hindutva, neologismo creato da Vinayak Damodar Savarkar, un bramino vissuto a cavallo fra Ottocento e Novecento, intossica la vita spirituale della religione hindu con ricadute socio-politiche per l’intera nazione indiana.

 

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(immagine: vitello, India)

Data: 11 Febbraio 2020

Hindutva

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L’Hindutva, il movimento che professa la natura hindu dell’India e propone che la cittadinanza sia riservata ai soli induisti

Data: 19 Novembre 2019