A New Delhi i musulmani sono costretti a vivere nella paura
Le proteste contro la nuova legge sulla cittadinanza che discrimina i musulmani, organizzate a New Delhi e in altre città dell’India, avevano dato ai cittadini indiani la speranza di avere una legittimità democratica, morale e intellettuale nel mettere in discussione leggi approvate dal governo. Ma le rivolte antimusulmane avvenute nella capitale tra il 24 e il 26 febbraio hanno distrutto questa speranza.
La nuova legge (Citizenship amendment act, Caa), che garantisce una corsia preferenziale alla cittadinanza indiana ad alcune minoranze religiose ma, fatto fondamentale, non ai musulmani, è stata vista da avvocati, attivisti e intellettuali, oltre che dalla comunità musulmana, come restrittiva e contraria al principio di uguaglianza sancito dagli articoli 14 e 15 della costituzione.
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Fotografia:Un uomo viene picchiato durante gli scontri contro la legge sulla cittadinanza, New Delhi, India, 24 febbraio 2020. (Danish Siddiqui, Reuters/Contrasto)