Dao
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Taoismo
L’approfondimento propone un percorso riferito al Taoismo, o dao jia e dao jiao, in termini cinesi. Affronta la più antica forma di pensiero religioso che ha avuto sviluppo in Cina tramite testi e video che esprimono alcune delle sue principali caratteristiche, sia in senso filosofico, sia in senso religioso
Essere un Taoista
Chi può definirsi taoista? Essere un taoista è una identità maturata nel corso di 24 secoli dal Neiye alla Chiesa Taoista d'Italia, passando per il Daode Jing, il Zhuangzi, l’Iscrizione sulla Visualizzazione dello Spirito e il Raffinamento del respiro Di Sun Simiao e i 15 Discorsi di Wang Chongyang.
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Tao te Ching
Le culture hanno messo a punto pratiche o sistemi d’interpretazione per rendere stabile l’instabile, come mostra François Jullien, presentendo il pensiero della trasformazione contenuto nei Ching, testo divinatorio fondamentale della cultura tradizionale cinese, durante il Festivalfilosofia, in un incontro tenutosi il 18 Settembre 2010.
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Laozi - La via del Dao e la formazione del daoismo
Laozi - La via del Dao e la formazione del daoismo
Conferenza di Attilio Andreini, Professore di Lingue e letterature della Cina – Università Ca’ Foscari di Venezia
Fondazione Collegio San Carlo Centro Studi Religiosi - martedì 18 febbraio 2020 - ore 17.30
Per i pensatori cinesi dell’epoca classica, biografia e agiografia si sovrappongono in modo pressoché sistematico e Laozi, il «Vecchio Maestro», noto anche come Lao Dan (Vecchio Dan), non fa certo eccezione. A ciò va aggiunto che la natura delle opere ascritte ai cosiddetti «Maestri» (zhuzi) che vissero tra il V e il VI secolo a.C. è sostanzialmente collegiale, frutto della stratificazione di materiale gradualmente aggiunto e adattato da discepoli che tributavano il più vivo rispetto verso pensatori identificati come punti di riferimento morale e dottrinale. Al di là della loro storicità, le figure di maggior spicco all’interno dei diversi orientamenti di pensiero si trovarono, così, a essere identificate come «autori» di opere che, in realtà, non avevano scritto di proprio pugno. L’autorevolezza di un «autore», quindi, passava attraverso la mancata responsabilità diretta nella stesura di quell’opera che avrebbe consegnato ai posteri l’immagine esemplare di un saggio che non era, in sé, «creatore» bensì «oggetto di creazione». Non stupisce, dunque, come le più recenti ricerche evidenzino la debolezza dell’interpretazione secondo cui Laozi sia stato l’autore dell’omonima opera, celebre anche con il titolo Daodejing (Scrittura canonica del Dao e della [Sua] Possanza, più spesso tradotto Il Canone della Via della Virtù).
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Spontaneo 自然 è il modo del dao. Narrazioni della natura fra tradizione e modernità
In cinese moderno il termine per indicare la natura, intesa come “sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi” (Treccani), è daziran 大自然. Si tratta di un termine moderno, entrato nell’uso con questa connotazione alla fine del XIX secolo, per quanto ispirato a una concezione antica del mondo naturale. Ziran letteralmente significa “esseretale di per sé” e, quando si riferisce all’ordine naturale del cosmo, è spesso tradotto con “spontaneità” o “naturalezza”. Per quanto non sia un termine squisitamente daoista, ricorrendo con connotazioni diverse anche negli scritti legalisti e di altri filosofi, è indubbio che ziran rappresenta uno dei concetti centrali del Laozi, del Zhuangzi e dei loro eredi, dove designa un aspetto del Dao, descrive il naturale fluire delle “diecimila entità e processi” nel mondo ed è alla base della condotta ideale del saggio. Nel pensiero della Cina antica, altri termini che si intersecano all’idea di ordine cosmico sono tian 天 (“cielo”), li 理 (“principio”) e qi 氣 (“soffio/energia vitale”). Nelle arti tradizionali, infine, il paesaggio naturale è indicato dal binomio shanshui 山水 (lett. “monti e acque”).