Arte buddhista

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Il sogno della regina Maya

Il sogno della regina Maya

 

Arte buddhista nei musei italiani è un nuovo progetto di Cultura Unione Buddhista Italiana. Una trasmissione video di alta divulgazione, che attraverso una serie di puntate mostra una selezione di opere d’arte a carattere buddhista, presenti in vari musei italiani.
Selezionate all’interno di musei d’arte orientale o con collezioni afferenti a tale area, le opere vengono raccontate dai direttori e conservatori dei rispettivi musei, tramite una spiegazione che ne descrive le peculiarità storico-artistiche, oltre a tracciare la storia del nucleo collettivo di appartenenza.
Alla voce degli esperti museali, è stata aggiunta, di volta in volta, anche quella di diversi studiosi e artisti, così come di maestri di Dharma delle varie tradizioni coinvolte, chiamati a narrare gli oggetti in mostra dal proprio specifico punto di osservazione.
La puntata qui proposta, Il sogno della regina Maya, è dedicata al Civico Museo Archeologico di Milano.

 

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Data: 01 Ottobre 2025

Tesori di saggezza: gli accessori rituali tibetani

Tesori di saggezza: gli accessori rituali tibetani

 

Quante volte abbiamo visto quella collana fatta di pallini con una piccola frangia all’estremità indossati da occidentali dal look etnico, o da fricchettoni, da signore à la page o su yogini metropolitani?
Gli accessori rituali del buddhismo tibetano sono ormai entrati nel costume occidentale come ornamento estetico o amuleti di mindfulness, perdendo la loro simbologia di insegnamenti spirituali profondi. Perché sono oggetti che racchiudono un universo di significati e tradizioni secolari. Quella collana di pallini così diffusa, per esempio, si chiama mala.

 

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Data: 10 Settembre 2025

Alla scoperta dell’arte buddhista nei musei

Alla scoperta dell’arte buddhista nei musei italiani

 

Far conoscere il grande patrimonio artistico di opere d’arte buddhista conservate nei musei italiani, attraverso il racconto di esperti e insegnanti di Dharma. È questo l’obiettivo di “Arte buddhista nei musei italiani”, il nuovo progetto a cura di Cultura UBI, l’area di Unione Buddhista Italiana che si occupa di esplorare le relazioni di contenuto e forma tra buddhismo e fenomeni e linguaggi estetici, favorendo l’incontro tra diverse discipline con mostre e progetti d’arte, musica e teatro, e attraverso il restauro e la valorizzazione di opere d’arte.

 

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Data: 23 Luglio 2025

Come un ciliegio in fiore

Come un ciliegio in fiore
Sabato 5 luglio dalle ore 14 alle ore 17.30 (rivolto a partecipanti dai 14 anni in su)

 

Mujō “impermanenza”, concezione di derivazione buddhista pervasiva nell’arte giapponese in cui si manifesta la consapevolezza della transitorietà dell’esistenza declinata in innumerevoli sfumature diverse.
Alcune opere della collezione permanente e una selezione di dipinti coreani dell’esposizione Adapted Sceneries saranno elementi centrali nell’argomentazione della visita, mirata a illustrare come la percezione della caducità si traduca nei materiali utilizzati nella scultura religiosa e nell’architettura tradizionale giapponese, nella sensibilità nei confronti della bellezza fugace della natura e negli ideali estetici che la celebrano, o ancora nelle rappresentazioni della vivace vita culturale del mutevole “mondo fluttuante” delle stampe ukiyo-e.

 

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Data: 02 Luglio 2025

Sorrisi e abbracci

Sorrisi e abbracci
sabato 22 febbraio 2025 ore 16:30 | Museo d’Arte Orientale | Via San Domenico, 11 Torino

 

Nella collezione di statuaria indiana, il dio Shiva e la sua consorte Parvati siedono abbracciati con un sorriso lieve, mentre alcune sale più in là, nei bronzi e nei dipinti tibetani, divinità terrifiche dall’aspetto feroce stringono la loro partner tantrica in un abbraccio furioso. A partire da questi spunti, il percorso si sviluppa tra la statuaria di soggetto buddhista e induista proveniente dall’Asia Meridionale e dal Sud-est asiatico e gli oggetti di arte religiosa dallo straordinario impatto visivo che rappresentano lo sterminato pantheon del Buddhismo tantrico.

 

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Data: 18 Febbraio 2025

Lo stupa. Il monumento del buddhismo

Lo stupa. Il monumento del buddhismo
Cinzia Pieruccini |Professoressa di Indologia - Università di Milano
Fondazione Collegio San Carlo | Centro Studi Religiosi | venerdì 06 Dicembre 2024 | ore 17.30

 

Secondo le fonti il Buddha, in punto di morte, dà istruzioni su come cremare il proprio corpo e deporne i resti in un tumulo, seguendo l’usanza riservata agli eroi e ai personaggi importanti. Quando muore, ovvero entra nel parinirvana, gli otto re delle regioni circostanti si disputano il possesso delle sue ceneri, e infine se le spartiscono: un modo per ribadire, fra l’altro, la sovranità spirituale del Buddha sul mondo intero, simboleggiato appunto dagli otto punti cardinali – i quattro principali e gli intermedi. Ciascuno di questi otto re fa erigere sulla propria parte di reliquie uno di questi tumuli; uno viene innalzato anche per custodirvi il recipiente che aveva ospitato le sacre ceneri, e un altro, sul luogo della cremazione, per deporvi i tizzoni del rogo funebre. In seguito, le reliquie subiscono alcune traversie; finché, narra l’agiografia buddhista, l’imperatore Ashoka (r. 269-232 a.e.e. circa), per glorificare il Buddha, le recupera e le distribuisce addirittura in ottantaquattromila nuovi monumenti commemorativi, sparsi per l’immenso territorio del suo dominio, e alla cui costruzione collaborano anche esseri celesti.

 

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Data: 04 Dicembre 2024