La Bibbia dei Settanta
La Bibbia dei Settanta - Treccani
L'approfondimento inizia con la definizione di Alberto Vaccari di Settanta tratta dall'edizione del 1936 dell'Enciclopedia Treccani, presente sul portale dell'Istituto.
Si chiamano così i primi traduttori della Bibbia (Antico Testamento) in greco, dal numero (arrotondato: propriamente 72), che ce ne presenta la prima relazione, pretendente a storia. Col medesimo termine s'intende ordinariamente la versione stessa, e allora si usa anche come sostantivo femminile singolare: la Settanta; sigla convenzionale: LXX.
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LXX - Patrizio Rota Scalabrini
Patrizio Rota Scalabrini, sul sito di studi biblici bicudi.net, propone un contributo sui Settanta a cui si rimanda per proseguire l'approfondimento.
Il nome di Settanta (sigla LXX) deriva dalla leggenda che narra della sua formazione, attestata nella Lettera di Aristea a Filocrate, oggi nota come Lettera dello Pseudo Aristea e datante verso il 100 a.C. Si racconta che settantadue anziani (poi, nella denominazione comune, il numero fu ridotto a settanta con riferimento ai settanta anziani che accompagnarono Mosè al Sinai e ricevettero la Tôrāh (Es 24) di Gerusalemme, appartenenti alle dodici tribù d’Israele, furono invitati ad Alessandria d’Egitto da Tolomeo II Filadelfo per tradurre in greco i libri della Legge. La narrazione riferisce che il re accolse questi scribi ebrei ad Alessandria e si prostrò innanzi alla Legge sette volte. Una volta fatta la traduzione, gli scribi furono rimandati a casa con grandi doni.
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LXX - Epistle of Aristeas to Philocrates - traduzione inglese dal greco a cura di Herbert T. Andrews
Lingua di Dio, lingua degli uomini: Filone alessandrino e la traduzione della Bibbia
La Settanta. Perché è attuale la Bibbia greca?
Historical and Theological Lexicon of the Septuagint
Historical and Theological Lexicon of the Septuagint è un progetto internazionale ed interdisciplinare il cui scopo è quello di produrre un nuovo strumento di ricerca: un dizionario a più volumi che offre un articolo tra le 2 e le 10 pagine (500 articoli in tutto), per ogni parola o gruppo di parole importanti presenti nella Bibbia dei Settanta. Il progetto va a colmare una vasta lacuna nel campo della filologia antica e degli studi religiosi, il dizionario avrà le basi sulla ricerca del più alto livello scientifico.
Questo progetto beneficia del finanziamento dell'ANR, programma BLAN
This large-scale collective and interdisciplinary project will aim to produce a new research tool: a multi-volume dictionary giving an article of between 2 and 10 pages (around 500 articles in all) for each important word or word group of the Septuagint. Filling an important gap in the fields of ancient philology and religious studies, the dictionary will be based on original research of the highest scientific level.
This project is benefiting from funding under the ANR (French Research National Agency) program BLANC (decision 2010 BLAN 2007 01).
Traduzioni e commentari dei LXX
Traduzione italiana:
La Bibbia dei Settanta, opera diretta da Paolo Sacchi in collaborazione con Luca Mazzinghi, Brescia: Morcelliana, 2012-2016, 3 volumi.
Volume 1 - Pentateuco
Volume 2 - Libri storici
Volume 3 - Libri poetici
Abstract del curatore Paolo Sacchi:
Intorno all’anno 400 la chiesa d’Occidente, di lingua latina, si trovò ad affrontare un problema: la Bibbia utilizzata, sia per la liturgia sia per lo studio, era un testo latino tradotto dal greco (la cosiddetta Vetus Latina), un testo che presentava vari errori di traduzione. Di qui la necessità di intervenire: se per il Nuovo Testamento si trattava solo di adottare un buon manoscritto greco, per l’Antico Testamento la questione si presentava più complessa perché il testo latino in uso era, sì, tradotto dal greco, ma questo a sua volta era stato tradotto dall’ebraico. Non era forse meglio risalire alla fonte? Si poneva un problema non solo linguistico ma di natura teologica: la Bibbia greca appariva più ampia di quella ebraica e anche nei libri comuni – che erano la maggior parte e i più importanti – c’erano frequenti varianti, talvolta di notevole spessore teologico.
Due padri della chiesa latina, entrambi venerati poi come santi, Girolamo e Agostino, presero posizioni opposte. Girolamo sosteneva che il testo ebraico dovesse essere preferito perché più antico: essendo scritto nella lingua originale, era il solo ispirato. Agostino difese invece il greco, perché aveva permesso alla Parola di Dio di essere accolta nel mondo pagano; apparteneva, quindi, alla storia della salvezza, diversamente dal testo ebraico. La vinse Girolamo e la sua Vulgata – testo latino corretto abbondantemente sull’ebraico, ma non del tutto – lentamente si impose nelle chiese di lingua latina.
Qual è ora, dunque, il significato di proporre in italiano la prima traduzione della Bibbia greca dei Settanta? Non c’è solo un intento filologico dietro questa impresa editoriale, ma la volontà di far conoscere un testo che può gettare nuova luce sulla nostra stessa cultura cristiana di oggi. D’altra parte, il testo greco della Bibbia non è un documento ad uso esclusivo degli storici del pensiero religioso: è un testo vivo, tanto da essere la Parola di Dio come è letta ancora oggi dai fedeli nelle chiese orientali.
Traduzione in inglese:
A New English Translation of the Septuagint, Edited by Albert Pietersma and Benjamin G. Wright, Oxford: Oxford university press, 2007
New English Translation of the Septuagint: Electronic Edition
Traduzione in tedesco:
Erläuterungen und Kommentare zum griechischen Alten Testament, in Zusammenarbeit mit Eberhard Bons ... [et al.], herausgegeben von Martin Karrer und Wolfgang Kraus, Stuttgart: Deutsche Bibelgesellschaft, 2011, 2 volumi.
Traduzione in francese:
La Bible d'Alexandrie, traduction et annotations des livres de la Septante sous la direction de Marguerite Harl, Paris : Editions du CERF, 1986-
Piano dell'opera