ll ruolo del cattolici e della chiesa cattolica nell’unificazione italiana

“Le parole chiave”

  1. Nei manuali contemporanei parlare di Risorgimento significa interrogarsi sulla natura degli italiani, costruire tra gli studenti una immagine della nazione e creare consenso verso un indirizzo culturale
  2. Il Risorgimento è una prova interessante della standardizzazione della trattazione scolastica di snodi e questioni storicamente rilevanti. È un test efficace dello scollamento, in alcuni casi ancora dopo decenni, tra i risultati della ricerca scientifica storiografica (e basterebbe fare riferimento agli storici italiani) e la loro ricezione in questo tipo di testi.
  3. Si assiste a un passaggio da un approccio militante (schieramenti pro o contro i cattolici)* a sfumature e gradazioni della narrazione e del giudizio su eventi e personaggi del Risorgimento

 

Estratti a confronto citati da Giorda in Tra le pagine dei manuali scolastici: presenze e assenze delle religioni:

 

Finiva così l’ultimo brandello di potere temporale della chiesa e al movimento democratico italiano veniva sottratto un obiettivo e un argomento di agitazione politica che ne aveva qualificato l’azione: dopo di allora la «sinistra» muterà la propria identità e assumerà connotati diversi. I cattolici non modificarono invece la loro posizione di rigida contrapposizione nei confronti del nuovo stato italiano nonostante che il parlamento avesse garantito per legge (legge delle Guarentigie) alla chiesa l’assoluta libertà di culto e la sovranità sui palazzi vaticani assegnando allo stato vaticano una congrua dotazione annua: con una bolla papale Pio IX fece esplicito e tassativo divieto ai cattolici italiani di partecipare anche solo con voto alla vita politica (non expedit)

M. Revelli e P. Ortoleva, Storia dell’età contemporanea, Milano 1982, p. 164

 

 

Altro problema che la ristretta élite del nuovo Stato si era trovata ad affrontare era stata quello dell’ostilità del Vaticano. Il regno d’Italia era infatti sorto travolgendo lo Stato della chiesa e nel 1870 ne aveva conquistato anche il cuore simbolico, Roma, per più di un millennio capitale dei papi e ora capitale dell’Italia unita

De Luna, Meriggi e Tarpino, La storia al presente, 2008, p. 581.