Nel primo kit formativo sui Valdesi si affrontano le origini del movimento, l'adesione alla riforma protestante, le persecuzioni fino ad arrivare al 1848 quando il Re Carlo Alberto concesse le libertà civili (Le Lettere Patenti) ai valdesi e agli ebrei mettendoli sullo stesso piano degli altri cittadini e delle altre cittadine sabaude. In questo secondo kit continua la storia della Chiesa Valdese, che inizia con un saggio di Silvana Nitti tratto dal volume a cura di Alberto Melloni Cristiani d'Italia con il saggio Il sogno protestante, che analizza il fermento spirituale e politico che ha caratterizzato il protestantesimo italiano già dalla metà del 1800 e soprattutto durante il processo di unificazione dell'Italia.
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale) dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. In un quadro internazionale di aspri interessi strategici – il processo unitario allontanava il rischio dell’egemonia francese sulla penisola e faceva sorgere nello scacchiere del Mediterraneo uno stato potenzialmente alleato – avevano non poca parte anche ragioni del tutto diverse. Il reverendo James Dixon, che era stato presidente della Conferenza metodista britannica, in un discorso nel 1849 disse a proposito delle Valli Valdesi: «Ci si trova proprio sul confine dell’Italia. Metti un missionario o due che stiano attenti al procedere degli eventi, e, se questi si realizzeranno, lasciali senz’altro andare».
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