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Note sulla Sicilia musulmana

 

Alessandro Vanoli, già docente di politica comparata del Mediterraneo presso l'Università di Bologna, ha sintetizzato nell'articolo Note sulla Sicilia Musulmana, pubblicato su I quaderni del mæs, da quali fonti e ricerche derivano gli studi sul periodo di dominazione arabo-islamica della Sicilia, allo scopo di definire una periodizzazione puntuale, dall'invasione dell'isola nell’anno 827, allo scontro con gli eserciti normanni.

 

In un certo senso la storia della Sicilia musulmana comincia un paio di secoli fa: quando il medioevo entrò a far parte delle aspirazioni e della memoria di chi iniziava a pensare a una nazione. Così come stava avvenendo in tutta Italia, si avviò anche in Sicilia un processo di ricerca, edizione e catalogazione delle testimonianze storiche e culturali dell’isola. Dopo l’unità d’Italia, tale processo sarebbe sfociato nella fondazione della Società Siciliana per la Storia Patria (1873), dove avrebbe lavorato anche l’arabista e paleografo palermitano Salvatore Cusa (1822-1893), a cui si deve soprattutto l’edizione dei Diplomi greci e arabi di Sicilia: uno dei contributi fondamentali alla storia del periodo arabo e soprattutto arabo-normanno. È proprio in tale contesto di recupero della “storia patria” che si inserì l’opera di Michele Amari (1806-89), che trasformò radicalmente e definitivamente gli studi sulla Sicilia araba.

 

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