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Tunisia, Egitto e Marocco tra femminismi e movimenti femminili

 

Per avviarsi a una conclusione del kit, si propone un articolo di Leila El Houssi, Tunisia, Egitto e Marocco tra femminismi e movimenti femminili, pubblicato sulla rivista online officinadellastoria.eu.

 

La storiografia sul tema delle donne che esordisce nei paesi arabi e a maggioranza musulmana negli anni ’70 del XX secolo, in concomitanza con la sua espansione in Europa e negli Stati Uniti, si sviluppa nel corso degli anni’ 90 in campi fino ad allora poco esplorati. Grazie ad un approccio critico all’orientalismo e a un’interpretazione attenta alle specificità culturali e alla pluralità dei movimenti, riesce a consolidarsi una storiografia femminile e femminista in grado di ridefinire concetti quali la modernità, l’uguaglianza e la democrazia che sembravano appartenere esclusivamente al contesto occidentale. L’approccio transnazionale e interdisciplinare, dettato dall’appartenenza “multipla” e “molteplice” delle “addette ai lavori”, rivela, dunque, un’altra storia delle donne dei paesi della sponda sud del Mediterraneo. Una storia segnata da una profonda interconnessione tra sfere che spaziano dalla storia sociale a quella politica sino alla storia dell’Islam alla luce della critica di genere. Alcuni lavori, tra i quali quelli di Leila Ahmed, Sophie Bessis, Fatima Mernissi, Souad Khodja e altre, che escono tra gli anni ’80 e ’90, rivelano il superamento dell’approccio nazionale ed eurocentrico nell’esplorazione di nuovi territori.

 

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