Il karma nel buddhismo indo-tibetano

 

Il kit formativo il karma nel buddhismo indo-tibetano è stato realizzato grazie alla collaborazione di Luca Villa, dottore di ricerca in Indologia e Tibetologia e collaboratore della Fondazione scienze religiose di Bologna. Il kit propone alcune letture di esperti occidentali di buddhismo, con approfondimenti tratti da contributi di maestri tibetani, che affrontano il tema del karma secondo la tradizione buddhista indo-tibetana. Grazie al video finale fornisce anche chiarimenti sulle interpretazioni del concetto di karma di alcuni degli esponenti italiani di scuole buddhiste Mahāyāna, Theravāda e Vajrayāna.

Data Creazione:
Gio, 16/11/2023 - 08:46
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Introduzione - Karma

 

Il percorso di approfondimento sul karma nel buddhismo indo-tibetano è introdotto da una breve è introdotto da una breve riflessione di Wilhelm Halbfass, tratta dal primo capitolo del saggio Karma e rinascita nel pensiero indiano edito da Einaudi, che induce a riflettere su quanto sia diffusa anche in Occidente l'idea di karma, senza tuttavia che sia del tutto chiara il suo significato e la sua rilevanza nel pensiero hindu e buddhista.

 

La credenza nella rinascita, scriveva nella prima metà dell’xi secolo l’eminente filosofo musulmano al-Bīrūnī, definisce l’identità religiosa degli hindu cosí come nell’islam la professione di fede in Allah e nel suo profeta Maometto, nel cristianesimo la fede nella trinità, nell’ebraismo l’osservanza del sabato. Possiamo mettere in dubbio questa affermazione, fatta da quello che all’epoca era il maggior conoscitore non indiano dell’India, per piú di un verso: non è forse fuorviante accostare l’«induismo», nel suo imprevedibile dispiegarsi, a religioni come il cristianesimo o l’islam, identificabili attraverso una professione di fede? A caratterizzare la dottrina della rinascita, insieme a quella del karma, è il fatto di essere il dogma di un gruppo specifico? E tale dottrina pertiene davvero all’ambito della credenza religiosa? Non ne esistono svariatemanifestazioni anche fuori dall’alveo delle tradizioni indiane?

 

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Data: 25 Ottobre 2023
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Cos'è il karma?

 

Alexander Berzin, insegnante, traduttore, e praticante buddhista con più di 50 anni di esperienza, fondatore del portale web studybuddhism.com, nel corso del seminario tenuto a Berlino nel 2001 Liberarsi dalle concezioni estranee al karma fornisce alcune chiavi di lettura per comprendere il significato del concetto di karma nel contesto del buddhismo indo-tibetano. Il suo intervento rimarca gli errori concettuali a cui fa riferimento l'estratto dal saggio di Wilhelm Halfbass e inquadra l'argomento del presente approfondimento.

 

Il metodo buddhista generale per imparare qualcosa è imparare prima cosa esso non sia: eliminando ciò che qualcosa non è, abbiamo un'idea più chiara di ciò che realmente è. Il ragionamento alla base di questo è che molti di noi hanno dei preconcetti: potremmo avere preconcetti su cosa sia il karma e su come spiegare ciò che ci accade, oppure sull'etica e su come funziona l'etica buddhista. Quando ascoltiamo una spiegazione sul karma, in modo assolutamente naturale noi proiettiamo su di essa i nostri preconcetti e questo rende molto difficile ottenere una corretta comprensione buddhista: dobbiamo in primo luogo eliminare tutti questi preconcetti errati sul significato del karma in modo che le nostre menti siano più ricettive e aperte per raggiungere una corretta comprensione. Questo è il metodo generale, a proposito non solo del karma ma di tutti i principali argomenti.
In quest’ ottica vorrei esplorare alcune delle spiegazioni non buddhiste di ciò che ci accade, dell'etica e del karma e, dal respingere tali spiegazioni, possiamo ottenere una comprensione molto più chiara degli insegnamenti buddhisti sul karma.

 

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Per approfondire:
Leggi Il karma è l’intenzione, di Jetsunma Tenzin Palmo, una bhikṣuṇī del lignaggio Drukpa della scuola Kagyu del buddhismo tibetano, su nalandaedizioni.it...

 

 

Data: 25 Ottobre 2023
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Karma: istruzioni per l'uso

Data: 25 Ottobre 2023
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Il meccanismo del karma

 

Alexander Berzin durante un seminario tenuto a Berlino nel settembre del 2012 approfondisce in maniera analitica i concetti su cui si è soffermato Lama Paljin Tulku Rinpoche  e fornisce ulteriori chiarimenti sul tema del karma secondo il buddhismo, nelle sue diverse accezioni di karma mentale, fisico e verbale, e per ciò che concerne i potenziali e tendenze karmiche, per definire i criteri con cui individuare i risultati karmici delle azioni.

 

Se vogliamo superare il karma, per liberarci da questa compulsione nel nostro comportamento, abbiamo bisogno di sapere come funziona: sono presenti diverse spiegazioni dettagliate su ciò nella letteratura buddhista. In generale, c'è la spiegazione che si trova nella tradizione pali e quella delle tradizioni sanscrite. Il pali e il sanscrito erano due lingue dell'antica India; la tradizione Theravada segue la versione pali. Quello che sto per spiegare deriva dalla tradizione sanscrita, che a sua volta ha due versioni. Cercherò di presentarne le variazioni, ma senza troppa enfasi sulle differenze perché sono numerosi i punti condivisi.

 

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Per approfondire:
Leggi Passato, presente e futuro: karma e tempo, di Chögyam Trungpa Rinpoche, maestro detentore dei lignaggi Kagyü e Nyingma del buddhismo tibetano, su nalandaedizioni.it...

 

 

Data: 25 Ottobre 2023
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Le leggi e le varietà del karma

Nel corso del seminario Le leggi e le varietà del karma organizzato a Città del Messico nel settembre 2001, Alexander Berzin, introduce "le quattro leggi del karma", già menzionate nel contributo video di Lama Paljin Tulku Rinpoche, e fornisce chiarimenti sul tema del karma tramite risposte fornite alle domande del pubblico presente.

 

Ci sono alcuni aspetti generali del karma chiamati "le quattro leggi del karma". Se chiediamo perché queste leggi funzionano nel modo in cui funzionano: lo fanno e basta. È come chiedere perché tutti vogliono essere felici e non soffrire: semplicemente è così. Dobbiamo solo accettare certe cose per come sono.
La prima legge è la certezza dei risultati. Quando sperimentiamo infelicità o dolore è certo che provengono dalle nostre azioni distruttive precedentemente commesse; allo stesso modo, quando sperimentiamo la felicità, è il risultato del nostro comportamento e delle nostre azioni costruttive precedentemente compiute. È significativo che sia espresso in questo modo e non che se agiamo in modo distruttivo, la sofferenza ne risulterà sicuramente.

 

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Per approfondire:
Leggi Voi siete karma e non potete sfuggirgli, di Lama Thubten Yeshe, fondatore della Fondazione per la preservazione della tradizione Mahayana (FPMT), su nalandaedizioni.it...

Leggi Karma collettivo, di Anam Thubten, fondatore e direttore spirituale della Dharmata Foundation formatosi secondo la tradizione Nyingma del buddhismo tibetano, su nalandaedizioni.it...
 

 

 

 

Data: 25 Ottobre 2023
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Appendice - Tavola rotonda: "Il karma"

Data: 25 Ottobre 2023
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Bibliografia - Karma

Data: 25 Ottobre 2023