Il genocidio armeno

 

Il kit formativo sul genocidio degli armeni è stato realizzato grazie al contributo di Federico Alpi, assegnista di ricerca presso l’Università di Modena e Reggio, impegnato anche presso la Fondazione per le scienze religiose dove collabora alla parte armena del Corpus Christianorum – Conciliorum Oecumenicorum Generaliumque Decreta. Il kit formativo approfondisce il tema del genocidio e della diaspora armena, esaminati tramite voci coeve ai drammatici eventi, come quella di Antonio Gramsci, e grazie a ricerche e contributi recenti, tra i quali si segnala una mostra organizzata dall'Università di Bologna, due contributi audio e alcune visite a esposizioni virtuali che richiamano la memoria della cultura armena, oggi disseminata in gran parte del mondo in seguito al genocidio.

Data Creazione:
Gio, 15/04/2021 - 12:54
1

Genocidio

 

Per iniziare il kit sul genocidiod degli armeni, si invita a leggere il significato del termine genocidio secondo la defiinizione dell'enciclopedia Treccani.

 

Il termine fu utilizzato per la prima volta dal giurista Raphael Lemkin per designare, in seguito allo sterminio degli Armeni consumato dall’Impero Ottomano nel 1915-16, una situazione nuova e scioccante per l’opinione pubblica; tuttavia, fu solo dopo lo sterminio posto in essere dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale e l’istituzione di un tribunale internazionale per punire tali condotte, che la parola g. iniziò a essere utilizzata nel linguaggio giuridico per indicare un crimine specifico, recepito sia nel diritto internazionale sia nel diritto interno di numerosi paesi.

 

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Data: 09 Aprile 2021
2

Armenia

Data: 11 Aprile 2021
Numero pagine: 2
Autore: Antonio Gramsci
Anno Pubblicazione: 1916
3

Genocidio armeno

 

Il kit formativo prosegue con una scheda sul genocidio degli armeni tratto da gariwo.net, attraverso il quale è possibile avere informazioni dettagliate e link utili per approfondire il tema.

 

Nel corso della Prima guerra mondiale si compie, nei territori dell’Impero ottomano, il genocidio del popolo armeno. Il governo ultranazionalista dei Giovani Turchi, emanazione del partito “Unione e Progresso”, sceglie di turchizzare l’area anatolica e decide di deportare e sterminare l’etnia armena presente nel territorio fin dal 7° secolo a.C, integrata ma non assimilabile. Il genocidio degli armeni viene oggi considerato il prototipo dei genocidi successivi.

 

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Data: 09 Aprile 2021
4

Il nemico armeno nell'impero ottomano

 

Benedetta Guerzoni, nell'articolo Il "nemico armeno" nell'impero ottomano: le immagini pubblicato su storicamente.org, ha analizzato attraverso le immagini dell'epoca in cui si svolsero i fatti la costruzione ideologica della rappresentazione negativa degli armeni operata dall'élite politica turca.

 

Si può parlare di immagini del corpo del nemico nel caso del genocidio armeno (1915-16), quando le fotografie di atrocità sono scattate per denunciare ciò che sta succedendo? Le foto sono scattate in modo clandestino e non avranno circolazione. Solo in seguito verranno recuperate. Le foto del corpo del nemico armeno nell'impero ottomano sono piuttosto quelle di propaganda politica del regime dei Giovani Turchi; fotografie di nemici politici, prima di tutto, non di un'etnia da sterminare. Si tratta quindi di uno strumento di lotta strettamente politica, si potrebbe dire 'partitica', nella misura in cui il movimento dei Giovani Turchi, per mantenere il potere durante il suo arco di vita alla luce del sole (1908-1918), si contrappone a tutti gli altri movimenti e partiti che ne mettono a repentaglio la legittimità. Da qui nascono le fotografie della repressione politica in atto nell'impero ottomano a partire soprattutto dal tentativo di controrivoluzione del 1909: i corpi impiccati dei condannati per tradimento.

 

Scopri la storia della costruzione del “nemico armeno” nell’articolo di Benedetta Guerzoni...

 

Per proseguire l'approfondimenti si invita inoltre a seguire la mostra dedicata ad Armin T. Wegner dall’Università di Bologna nel 2015, in occasione del centenario del genocidio, su archiviostorico.unibo.it. Vai alla mostra...

(una volta aperta la pagina, fai clic sul link “per approfondimenti" per scaricare il documento relativo alla mostra)

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Data: 09 Aprile 2021
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Chi si ricorda degli armeni?

 

Il kit formativo sul genocidio degli armeni prosegue con l'invito ad ascoltare una puntata della trasmissione radiofonica Radio3 Mondo dedicata all'approfondimento del tema.

 

Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione non vincolante con cui chiede alla Turchia di "continuare i suoi sforzi per il riconoscimento del genocidio armeno", secondo quanto si legge nel testo che commemora il centenario dell'inizio del genocidio degli armeni...

Anna Maria Giordano ne parla con Mauro Pompili, giornalista freelance che vive a Beirut, con Simone Zoppellaro, corrispondente di Osservatorio Balcani e Caucaso in collegamento da Erevan e con Marta Ottaviani, giornalista della Stampa e di Avvenire da Istanbul

 

Ascolta la puntata di Radio 3 Mondo, dedicata al centenario del genocidio armeno...

 

Data: 09 Aprile 2021
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Sulle tracce di mio padre

 

Jean Kehayan, giornalista e scrittore francese di origine armena, ha viaggiato attraverso la Turchia per tornare nei luoghi da cui è stata costretta a fuggire la famiglia paterna a causa delle persecuzioni subite dagli armeni all'inizio del Novecento.

 

Mio padre si chiamava Setrak. Era nato a Karputh, verosimilmente in un secolo che aveva solo otto anni e non manifestava ancora segni di follia. La sua famiglia faceva parte della comunità armena di Anatolia che all’epoca contava due milioni di anime. Mio padre è fuggito dal suo villaggio in una sera di aprile del 1915, dopo che un’orda di soldati, di gendarmi e di ausiliari curdi – i tchété che hanno assillato le nostre notti d’infanzia – ha invaso la fattoria in cui viveva una famiglia di trenta persone.

 

Segui le tracce del figlio di un sopravvissuto al genocidio su questo articolo di internazionale.it...

 

Data: 09 Aprile 2021
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L’inizio senza fine di Komitas Vardapet

 

In conclusione del kit formativo sul genocidio degli armeni si propone un articolo pubblicato su Quinte Parallele che racconta la vita di  Soghomon Gevorki Soghomonyan, noto con il nome di Komitas Vardapet, scelto dopo essere divenuto sacerdote della chiesa armena

 

La storia di Komitas Vardapet, compositore, etnomusicologo e uomo religioso armeno, è tanto viva in Armenia quanto poco lo è tra di noi, se non tra pochi appassionati che la custodiscono, specie le comunità armene sparse per il mondo dopo la grande Diaspora seguita ai tragici episodi del 1915-1916, gli anni del genocidio degli armeni ad opera dell’Impero ottomano.

A questi avvenimenti è legata la sua storia e da essi inseparabile, e tanto tragica fu questa, tanto grande è rimasta la memoria della statura artistica e personale di Komitas.

 

Scopri la tragica storia di Komitas Vardapet e ascolta la sua musica su quinteparallele.net...

 

Data: 09 Aprile 2021
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Approfondimenti genocidio armeno

Data: 09 Aprile 2021