I sogni nella Bibbia e dintorni

 

Il kit formativo I sogni nella Bibbia e dintorni è stato realizzato grazie al contributo di Anna Mambelli, junior fellow presso la Fondazione per le scienze religiose, coordinatrice scientifica dello Historical and Theological Lexicon of the Septuagint e co-curatrice del volume Exodos. Storia di un vocabolo. Il kit rappresenta un percorso attraverso le esperienze oniriche narrate nei testi biblici, in particolare quelle vissute da Giacobbe, Giuseppe e Daniele. L'itinerario viene tracciato grazie a contributi di biblisti, docenti e religiosi impegnati a interpretare questi racconti biblici e/o a ricostruirne alcune antiche elaborazioni ermeneutiche in ambito ebraico e cristiano. Il kit si conclude con una bibliografia di riferimento.

 

Data Creazione:
Gio, 01/12/2022 - 06:37
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I sogni nella Bibbia

 

Per iniziare l’approfondimento sui sogni nella Bibbia e dintorni, si consiglia di leggere il testo della conferenza tenuta dal Rav Luciano Meir Caro il 16 maggio 2019 a Forlì presso l’associazione “Amicizia Ebraico-Cristiana della Romagna”. Nel suo intervento il Rav Caro spiega come nella tradizione ebraica il sogno sia uno dei canali privilegiati attraverso cui Dio comunica, in modo enigmatico, all’essere umano la propria volontà, dandogli istruzioni, ordini, indicazioni pratiche, mettendolo in guardia o svelandogli il futuro. Nella Bibbia ebraica sono presenti anche interpretazioni critiche nei confronti del sogno, quando esso non proviene dal Dio d’Israele: quei passaggi che mettono in discussione l’attendibilità delle visioni notturne sono, infatti, un monito contro le false profezie e non intendono dubitare della legittimità dei sogni in sé, quanto piuttosto della persona che afferma di averli sognati. Così, i sognatori che propongono segni e prodigi fallaci, privi di ispirazione divina, sono tanto pericolosi e dannosi quanto lo sono maghi, indovini e negromanti, e vengono equiparati ai falsi profeti. Il Rav Caro propone poi una delle esegesi della tradizione ebraica secondo cui la vita narrata in Genesi, dove numerosi personaggi sperimentano esperienze oniriche, sarebbe “una vita di sogno”, “quasi virtuale”, “un mondo un po’ fantastico”, mentre “la vita reale comincia quando c’è Dio che interviene e dice: adesso vi do le istruzioni per l’uso dell’esistenza”, quindi dopo la rivelazione di Dio a Mosè sul Monte Sinai e la consegna dei Dieci Comandamenti e della Torah.

 

Parliamo ora del sogno nella tradizione ebraica, soprattutto nel campo biblico. Sogno, è un argomento molto ampio che poi non è caratteristico della tradizione ebraica perché dei sogni si parla in moltissime culture. E certe cose gli ebrei le hanno imparate dalle culture delle popolazioni presso le quali si sono trovati a convivere: Babilonesi, Sumeri, Egiziani e così via. Quindi tutti hanno attribuito ai sogni un certo significato.
Nella Bibbia il sogno compare molte volte, ma non so se avete fatto caso che nel libro BERESHIT, nel libro della Genesi, che è il primo libro del Pentateuco, i sogni sono frequentissimi. Sognano tutti. Sognano, non parlo di ebrei perché non esistevano ancora, sognano coloro che sono stati prescelti da Dio o i discendenti di Abramo, sognano dei pagani, sognano tutti! 

 

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Data: 15 Novembre 2022
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Nel sogno di Dio: un progetto vocazionale

 

In questo dossier dal titolo “Nel sogno di Dio: un progetto vocazionale”, Giuseppe De Virgilio, professore di Secondo Testamento1 e Teologia Biblica presso la Pontificia Università della Santa Croce in Roma, descrive la funzione rivelativa, vocazionale e insieme comunitaria e missionaria rivestita dai sogni nei racconti biblici, e analizza le principali esperienze oniriche vissute da diverse figure della Bibbia ebraica e di quella cristiana, partendo da Abramo in Genesi per arrivare a Giuseppe nel Vangelo di Matteo.

 

Se tra i popoli pagani è attestata una notevole diffusione della credenza nei sogni e della loro interpretazione carismatica, in Israele l’esperienza dei sogni è vissuta da personaggi che si mettono in ascolto di Dio e della sua Parola, non collegate con forme divinatorie di magia, stregoneria e negromanzia. Non solo i sogni mediano la relazione tra Dio e l’uomo, ma sono anche strumento di consultazione della volontà di Dio (cf 1Sam 3,1-18). L’impiego del sogno per indicare una rivelazione divina può essere inteso anche implicitamente in alcuni contesti biblici: è il caso di Abramo (Gen 15,12), di Natan (2Sam 7,4.17; 1Cr 17,3.15), di Gedeone (Gdc 6,25; 7,9), di Isaia (Is 26,9), di Osea (Os 4,5), di Michea (Mic 3,6), di Zaccaria (Zac 1,8). In alcuni casi i sogni assumono una funzione oracolare (Gen 20,3; 31,10.12; Gdc 7,13-15) e sono mediati da spiriti celesti e angeli.

 

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NOTE

1 Per la definizione di Primo e Secondo Testamento si rimanda alla nota 1 in Giuseppe e i sogni della folla...

 

Data: 15 Novembre 2022
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Il sogno di Giacobbe

 

Il sogno di Giacobbe di una scala la cui cima arriva fino al cielo (Genesi 28,10-22) ha dato origine a diverse elaborazioni ermeneutiche successive al racconto biblico in ambito ebraico e cristiano, come mostra il saggio di Enrico Meroni di seguito proposto e pubblicato sulla rivista “Azioni parallele”:

 

Al ciclo dei racconti patriarcali appartiene anche la storia di Giacobbe, figlio di Isacco, narrata nel libro della Genesi: chiaramente spartita in tre sequenze, essa si incentra sulla disputa per la primogenitura in competizione col fratello gemello Esaù, sull’allontanamento dalla casa paterna e il rifugio presso Labano, fratello della madre Rebecca e, infine, sulla riconciliazione tra i due fratelli; il transito narrativo da un quadro all’altro della storia è marcato da un incontro teofanico con Jhwh: dapprima lo ἱερὸς λόγος del somnium del protagonista (28, 10-22), quindi la lotta con l’angelo/Dio (32, 23-33).
Durante una sosta notturna lungo il percorso da Beèr-Shèba a Ḥarràn, Giacobbe s’addormenta e sogna:

 

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Le differenti correnti interpretative sull’immagine contenuta in questo sogno biblico hanno a loro volta influenzato il materiale iconografico sviluppatosi nel periodo tardoantico e poi medievale. Davide Bianchi traccia un percorso interessante tra arte ebraica e cristiana, esaminando il sogno della scala da Giacobbe sino alle miniature dell’opera dottrinale Scala Paradisi di Giovanni Climaco, monaco e santo bizantino (575-650).

 

Paradigmatico è l’incontro tra YHWH e il patriarca Giacobbe in Gen. 28:12 avvenuto con uno speciale medium comunicativo rappresentato da un messaggio onirico, secondo il genere letterario dell’“oracolo di salvezza”. Il racconto della visione del patriarca è nota: in fuga dal fratello Esau, Giacobbe si fermò in un luogo – chiamato Bethel – dove, addormentato, sognò una scala che saliva al cielo e sopra la quale salivano e scendevano degli angeli. La  realizzazione  figurativa  di  questa  scena  ha  ispirato  numerose generazioni di artisti. Nel presente contributo vengono proposte le acquisizioni preliminari sul materiale iconografico  di  un’indagine ancora in corso.

 

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Data: 15 Novembre 2022
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Un albero alto in cui dimorano il sole e la luna

Data: 28 Novembre 2022
Numero pagine: -
Autore: Marco Settembrini
Anno Pubblicazione: 2018
5

Giuseppe e i sogni della folla

 

La figura di Daniele nel libro omonimo è costruita su quella di Giuseppe in Genesi. All’interno del Primo Testamento1 Giuseppe è il “signore dei sogni” (Genesi 37,19 secondo il testo ebraico; “il sognatore” nella Bibbia dei Settanta) per eccellenza. Egli sia riceve personalmente sogni rivelatori dal suo Dio (Genesi 37 e 42,9) sia è in grado di interpretare, grazie all’aiuto divino, i sogni premonitori di non-ebrei in terra d’Egitto, quali quelli del capo dei coppieri e del capo dei panettieri di corte e del faraone (Genesi 40 e 41).
Filone di Alessandria, pensatore ebreo vissuto ad Alessandria d’Egitto tra la fine del I secolo a.e.v. e la prima metà del I e.v., grande esegeta della Bibbia, vide in Giuseppe interprete di sogni l’emblema dell’uomo politico ispirato da Dio che mira all’unità, alla stabilità e alla pace. Francesca Calabi tratta l'argomento nel suo Giuseppe e i sogni della folla in Filone di Alessandria, pubblicato sulla rivista «Études Platoniciennes» nel numero VII dedicato a Filone d'Alessandria, a cura di Jean-François Pradeau.

 

Anomia, disarmonia, discordia, disfonia : queste le tendenze della folla cui si contrappongono nomos, armonia, koinonia, symphonia. Pluralità e divisione contro unità, turbolenza e tumulti contro tranquillità e serenità. Alla base, passioni non governate. La folla si agita in preda a movimenti inconsulti, si lascia trascinare da ambizione, vanagloria, desiderio di ricchezze, ma anche da odio, risentimento, aspirazioni di rivolta e di conflitti, mancanza di stabilità ed equilibrio. La massa scatenata, preda delle passioni, è particolarmente presente nell’In Flaccum e nella Legatio ad Caium, ma continua a riemergere anche nelle altre opere filoniane. Suo interlocutore è l’uomo politico, interprete dei sogni, che ne legge i desideri e agisce in conseguenza : può dominare le passioni o esserne trascinato.

 

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NOTE

Antico non significa “ormai senza più alcun valore”! Infatti, «proprio perché (anch’esso) Parola di Dio e quindi testo ispirato – dice un altro biblista, Gianfranco Ravasi – (è preferibile) adottare l’espressione Primo Testamento, nella consapevolezza che la storia della salvezza ha un percorso unitario, le cui tappe devono essere tutte seguite..». Per approfondire ascolta l'audio su preg.audio...

 

 

Data: 15 Novembre 2022
6

Il sogno secondo Filone di Alessandria

 

Filone di Alessandria scrisse in greco un intero trattato Sui sogni con lo scopo di commentare i sogni del libro della Genesi, secondo l’ordine con cui appaiono nella Scrittura. Servendosi del metodo ermeneutico dell’allegoria, il filosofo alessandrino rilesse la Torah alla luce di idee platoniche e stoiche. Il tema è stato affrontato da Giuseppe Lozza nel saggio Il sogno secondo Filone di Alessandria, pubblicato nel volume Sogno e surreale nella letteratura e nelle arti ebraiche a cura di Erica Baricci.

 

Filone non è un Onomacrito, un Apollonio di Tiana, non è un interprete di sogni in possesso di una vera e propria tecnica ad hoc. È piuttosto un attentissimo lettore della Bibbia, un conoscitore della tradizione ebraica e insieme della cultura classica. Di tutti questi elementi, in sé eterogenei, egli si è servito per costruire un sistema ermeneutico coerente, giustificato dall’intento fondamentale di giovare all’edificazione dei suoi lettori...

 

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Data: 15 Novembre 2022
7

I sogni rivelatori secondo Matteo

Data: 15 Novembre 2022
8

Bibliografia - Sogni nella Bibbia e dintorni

Data: 28 Novembre 2022