Eihei Dōgen
Il kit formativo, Eihei Dōgen e il suo pensiero, realizzato grazie al contributo di Luca Villa, curatore di esposizioni museali e collaboratore di Fscire, affronta temi legati alla trasmissione del buddhismo nel contesto della scuola Zen Sōtō giapponese attraverso la proposta della lettura di testi e l'ascolto di interventi che hanno come filo conduttore le forme espressive e il linguaggio di Dōgen.
Vita e insegnamento di Dōgen
Eihei Dōgen Zenji (1200-1253) è uno dei più eminenti pensatori giapponesi e un maestro del buddhismo zen, sviluppatosi in Giappone. Per collocarlo storicamente, visse in un periodo di grande rinnovamento religioso in Giappone, contemporaneo a Shinran (1173-1263), fondatore del buddhismo della Terra Pura, e predecessore di Nichiren (1222-1282), altro grande riformatore buddhista giapponese. Fu un'epoca di straordinario fermento spirituale e intellettuale non solo in Giappone ma in tutto il mondo: in Occidente vivevano San Francesco d'Assisi (1181-1226) e Tommaso d'Aquino (1225-1274), mentre nel mondo islamico insegnava il mistico sufi Ibn Arabi (1165-1240). Come fondatore della scuola Zen Sōtō (Sōtō-shū), una delle più popolari e diffuse oggi, gli insegnamenti di Dōgen e il suo complesso pensiero sono raccolti nella sua opera principale, lo Shobogenzo, da cui è estratto questo breve profilo biografico:
La vita di Dōgen può essere divisa in cinque periodi. Il primo periodo comprende la sua giovinezza e l’iniziale esperienza della natura transitoria di questo mondo; il secondo, l’ingresso nel sacerdozio, all’età di tredici anni e il periodo di studio e prassi sul monte Hiei; il terzo, il viaggio in Cina e lo studio e realizzazione della Via sotto il Maestro Tendō Nyojō; il quarto, il ritorno in Giappone e la fondazione del monastero di Kōshōji a Uji, nei dintorni di Kyōto, il primo monastero Zen indipendente in Giappone; il quinto periodo infine, che culmina con la costruzione del monastero di Eiheiji, nella prefettura di Fukui.
La trasmissione radiofonica "Uomini e profeti" ha dedicato diverse puntate alla sua figura. In occasione della pubblicazione per Ubiliber del volume Dōgen di Steven Heine Aldo Tollini, docente di lingua giapponese classica all'università Ca' Foscari di Venezia e studioso di buddhismo; ed Elena Seishin Viviani, monaca della tradizione Zen Sōtō e vicepresidente dell'Unione Buddhista Italiana, hanno descritto alcuni punti salienti del suo pensiero.
Ascolta le riflessioni di Aldo Tollini e di Seishin Viviani su raiplay.it...
Lingua e illuminazione. L’insegnamento di Dōgen
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Aldo Tollini nel testo proposto (pp. 593-611), qui riprodotto all'interno del volume I dieci colori dell'eleganza, affronta il tema della trasmissione del buddhismo cinese Chán in Giappone per come fu attuata da Dōgen che, famosa per essere molto sofisticata, ricca di espedienti retorici e di stratagemmi linguistici, aveva la finalità di stimolare il lettore ad andare oltre la logica e il senso comune per giungere all’insight. Poiché l'intero mondo, l'uomo, i fenomeni, e quindi tutto ciò di cui facciamo esperienza è illuminazione, anche la lingua per Dōgen, così come per altri maestri buddhisti, è nella dimensione dell'illuminazione, ne è una sua espressione.
Aldo Tollini, Lingua e illuminazione. L’insegnamento di Dōgen, in Matilde Mastrangelo e Andrea Maurizi (a cura di) I dieci colori dell’eleganza. Saggi in onore di Maria Teresa Orsi, Roma, Aracne, 2013, pagg. 593-611.
Dōgen e la Via del Buddha
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La pratica del buddismo Zen è fondamentalmente intesa come un percorso rigoroso che comprende pratica immersiva, studio accademico e la realizzazione della perfezione spirituale, solitamente sotto la guida di un maestro. Gli insegnamenti di Dōgen sottolineano fortemente che raggiungere l'illuminazione richiede una stretta aderenza alla condotta morale, inclusa l'osservanza dei precetti e il distacco dagli attaccamenti mondani. Il saggio a cui si rimanda, mette in luce il significato del termine butsudō, «la Via del Buddha», nella concezione del maestro Zen Sōtō giapponese.
Aldo Tollini, Dōgen e la Via del Buddha, in Luca Capponcelli, Diego Cucinelli, Chiara Ghidini, Matilde Mastrangelo, Rolando Minuti (eds.) Il dono dell’airone. Scritti in onore di Ikuko Sagiyama, Firenze, Firenze University Press, 2024, pp. 357-367.
Il pensiero di Dōgen al di là di affermazione e negazione
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Le riflessioni di Aldo Tollini, nel testo a cui si rimanda si concentrano su un particolare aspetto della lingua di Dōgen attraverso l'analisi di alcuni passi dell'opera considerata la maggiore del Maestro Zen Sōtō, lo Shōbōgenzō. La tecnica espressiva usata sovente da Dōgen nega concetti opposti, ovvero ne confuta sia l'esistenza, sia al tempo stesso l'assenza, per spingere chi lo ascolta o lo legge ad andare oltre al pensiero concettuale. Così intende indurre a cogliere la complessità dei fenomeni per permettere di superare la strettoia della semplificazione, utile ai fini pratici, senza dubbio, ma incapace di comprendere la complessità della realtà.
La filosofia poetica di Dōgen
27 poesie di Dōgen
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Tiziano Fratus, scrittore e poeta italiano, collaboratore del portale dell'unione buddhista italiana gategate.it, ha scelto e tradotto alcune poesie scritte durante la sua vita da Eihei Dōgen, a cui si rimanda per concludere il percorso sul maestro della scuola buddhista Zen Sōtō giapponese.



