Eihei Dōgen

Il kit formativo, Eihei Dōgen e il suo pensiero, realizzato grazie al contributo di Luca Villa, curatore di esposizioni museali e collaboratore di Fscire, affronta temi legati alla trasmissione del buddhismo nel contesto della scuola Zen Sōtō giapponese attraverso la proposta della lettura di testi e l'ascolto di interventi che hanno come filo conduttore le forme espressive e il linguaggio di Dōgen.

Data Creazione:
Gio, 11/12/2025 - 07:48
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Vita e insegnamento di Dōgen

 

Eihei Dōgen Zenji (1200-1253) è uno dei più eminenti pensatori giapponesi e un maestro del buddhismo zen, sviluppatosi in Giappone. Per collocarlo storicamente, visse in un periodo di grande rinnovamento religioso in Giappone, contemporaneo a Shinran (1173-1263), fondatore del buddhismo della Terra Pura, e predecessore di Nichiren (1222-1282), altro grande riformatore buddhista giapponese. Fu un'epoca di straordinario fermento spirituale e intellettuale non solo in Giappone ma in tutto il mondo: in Occidente vivevano San Francesco d'Assisi (1181-1226) e Tommaso d'Aquino (1225-1274), mentre nel mondo islamico insegnava il mistico sufi Ibn Arabi (1165-1240). Come fondatore della scuola Zen Sōtō (Sōtō-shū), una delle più popolari e diffuse oggi, gli insegnamenti di Dōgen e il suo complesso pensiero sono raccolti nella sua opera principale, lo Shobogenzo, da cui è estratto questo breve profilo biografico:

 

La vita di Dōgen può essere di­visa in cinque periodi. Il primo periodo comprende la sua giovinezza e l’iniziale esperienza della na­tura transitoria di questo mondo; il secondo, l’ingresso nel sa­cerdo­zio, all’età di tre­dici anni e il periodo di studio e prassi sul monte Hiei; il terzo, il viaggio in Cina e lo studio e realizza­zione della Via sotto il Maestro Tendō Nyojō; il quarto, il ritorno in Giap­po­ne e la fonda­zione del monastero di Kōshōji a Uji, nei dintorni di Kyōto, il primo monastero Zen indipen­dente in Giappone; il quinto periodo infine, che culmina con la costruzione del mona­stero di Eiheiji, nella prefettura di Fukui.

 

La trasmissione radiofonica "Uomini e profeti" ha dedicato diverse puntate alla sua figura. In occasione della pubblicazione per  Ubiliber del volume Dōgen di Steven Heine Aldo Tollini, docente di lingua giapponese classica all'università Ca' Foscari di Venezia e studioso di buddhismo; ed Elena Seishin Viviani, monaca della tradizione Zen Sōtō e vicepresidente dell'Unione Buddhista Italiana, hanno descritto alcuni punti salienti del suo pensiero.

 

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Data: 19 Febbraio 2025
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Lingua e illuminazione. L’insegnamento di Dōgen

 

La questione della lingua per esprimere le profonde verità del buddhismo è antica. La troviamo già presente, trattata con grande attenzione in India in particolare da maestri come Nāgārjuna, che si interessò anche della capacità della lingua di trasmettere la verità ultima, per sua natura ineffabile, affrontando anche argomenti di tipo teorico. Egli tratta il tema diffusamente sostenendo che il linguaggio presuppone una discriminazione dicotomica (vikalpa) che allontana dalla comprensione della realtà così com’è (tathātā). Di qui la sfiducia che la lingua degli uomini possa adeguatamente esprimere la verità ultima, ovvero, la realtà così com’è. Questo atteggiamento si radicò profondamente nella tradizione buddhista sia indiana, sia cinese, e nei secoli andò sempre più consolidandosi.
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Aldo Tollini nel testo proposto (pp. 593-611), qui riprodotto all'interno del volume I dieci colori dell'eleganza, affronta il tema della trasmissione del  buddhismo cinese Chán in Giappone per come fu attuata da Dōgen che, famosa per essere molto sofisticata, ricca di espedienti retorici e di stratagemmi linguistici, aveva la finalità di stimolare il lettore ad andare oltre la logica e il senso comune per giungere all’insight. Poiché l'intero mondo, l'uomo, i fenomeni, e quindi tutto ciò di cui facciamo esperienza è illuminazione, anche la lingua per Dōgen, così come per altri maestri buddhisti, è nella dimensione dell'illuminazione, ne è una sua espressione.

Aldo Tollini, Lingua e illuminazione. L’insegnamento di Dōgen, in  Matilde Mastrangelo e Andrea Maurizi (a cura di) I dieci colori dell’eleganza. Saggi in onore di Maria Teresa Orsi, Roma, Aracne, 2013, pagg. 593-611.

 

 

 

 

 

 

 

Data: 19 Febbraio 2025
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Dōgen e la Via del Buddha

 

In questo saggio intendo fare alcune considerazioni circa l’espressione che il maestro zen Dōgen Kigen (1200-1253) utilizza spesso nei suoi scritti, butsudō, cioè «la Via del Buddha». 
Sebbene già nei testi di Kūkai (774-835) e di Saichō (767-822) si possa trovare il termine butsudō, cioè la Via che una scuola buddhista insegna per perseguire l’illuminazione, è tuttavia con il maestro Dōgen che questo termine inizia a essere usato in Giappone in modo sistematico per significare che il Buddhismo è una Via che conduce, o può condurre, alla realizzazione spirituale, cioè all’illuminazione o satori.
Nello Shōbōgenzō («Tesoro dell’occhio della vera Legge») le parole butsudō e bukkyō o «Via del Buddha» e «insegnamento del Buddha» o Buddhismo sono usate in modi diversi e la seconda è molto meno frequente. In ogni caso, la prima è considerata l’attuazione della seconda e quindi il suo significato implica la partecipazione attiva del praticante in vista del perfezionamento spirituale attraverso la realizzazione degli insegnamenti che la seconda propone.
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La pratica del buddismo Zen è fondamentalmente intesa come un percorso rigoroso che comprende pratica immersiva, studio accademico e la realizzazione della perfezione spirituale, solitamente sotto la guida di un maestro. Gli insegnamenti di Dōgen sottolineano fortemente che raggiungere l'illuminazione richiede una stretta aderenza alla condotta morale, inclusa l'osservanza dei precetti e il distacco dagli attaccamenti mondani. Il saggio a cui si rimanda, mette in luce il significato del termine butsudō, «la Via del Buddha», nella concezione del maestro Zen Sōtō giapponese.

Aldo Tollini, Dōgen e la Via del Buddha, in Luca Capponcelli, Diego Cucinelli, Chiara Ghidini, Matilde Mastrangelo, Rolando Minuti (eds.) Il dono dell’airone. Scritti in onore di Ikuko Sagiyama, Firenze, Firenze University Press, 2024, pp. 357-367.

 

 

 

Data: 19 Febbraio 2025
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Il pensiero di Dōgen al di là di affermazione e negazione

 

In questo saggio intendo riflettere sull’uso di espressioni linguistiche negative (e di conseguenza anche affermative) nel pensiero di uno dei massimi esponenti dello Zen giapponese, Dōgen zenji.
Sia nella sua opera maggiore, lo Shōbōgenzō (Il Tesoro dell’Occhio della Vera Legge), ma anche in altre, Dōgen, attenendosi alla tradizione, fa largo uso delle forme di pensiero negative che rivestono una particolare importanza nell’ambito del suo pensiero e del suo insegnamento, infatti, il “pensiero negativo” di Dōgen riflette la sua visione della realtà considerata secondo il principio buddhista dell’assenza di un “io” e dell’illusorietà.
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Le riflessioni di Aldo Tollini, nel testo a cui si rimanda si concentrano su un particolare aspetto della lingua di Dōgen attraverso l'analisi di alcuni passi dell'opera considerata la maggiore del Maestro Zen Sōtō, lo Shōbōgenzō. La  tecnica espressiva usata sovente da Dōgen nega concetti opposti, ovvero ne confuta sia l'esistenza, sia al tempo stesso l'assenza, per spingere chi lo ascolta o lo legge ad andare oltre al pensiero concettuale. Così intende indurre a cogliere la complessità dei fenomeni per permettere di superare la strettoia della semplificazione, utile ai fini pratici, senza dubbio, ma incapace di comprendere la complessità della realtà.

 

 

 

 

 

Data: 19 Febbraio 2025
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La filosofia poetica di Dōgen

Data: 19 Febbraio 2025
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27 poesie di Dōgen

 

°Venire e andare°
L'uccello della migrazione
non lascia tracce
e non ha bisogno di guida.
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Tiziano Fratus, scrittore e poeta italiano, collaboratore del portale dell'unione buddhista italiana gategate.it, ha scelto e tradotto alcune poesie scritte durante la sua vita da Eihei Dōgen, a cui si rimanda per concludere il percorso sul maestro della scuola buddhista Zen Sōtō giapponese.

 

 

 

 

Data: 19 Febbraio 2025
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Bibliografia - Dōgen

Data: 19 Febbraio 2025