Archeologia biblica

 

Il kit formativo sull'archeologia biblica è stato realizzato grazie al contributo di Lucia De Lorenzo, dottoranda presso la Fondazione scienze religiose di Bologna impegnata in ricerche sui temi del diritto canonico medievale e dell'ecclesiologia medievale. L'approfondimento è introdotto da una panoramica generale sull'archeologia cristiana e un contributo più specifico riguardo all'archeologia biblica, spiega quindi le ragioni da cui derivò il primo interesse per la riscoperta dei luoghi d'origine della cristianità e i riflessi sulla prima liturgia cristiana, per poi concludersi con due video e un articolo che consentono di comprendere al meglio la costruzione del Santo Sepolcro di Gerusalemme, gli scavi e i restauri del tempio.

 

Data Creazione:
Gio, 24/02/2022 - 09:46
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Archeologia cristiana

 

Il kit sull'archeologia biblica prende avvio con un inquadramento generale sull'archeologia cristiana tratto da Il Mondo dell'Archeologia, pubblicato sul portale dell'Istituto Treccani. Tramite la lettura del lemma si fornisce un'introduzione sull'argomento utile a contestualizzare i confini entro cui sarà svolto l'approfondimento.

 

L'archeologia cristiana è quella branca della scienza dell'antichità che ha come oggetto di ricerca lo studio delle testimonianze materiali del primo cristianesimo, non ristretto ai singoli "monumenti", ma esteso a tutto ciò che è comunque connesso con la vita delle più antiche comunità cristiane, ad esempio all'urbanistica (studio della metamorfosi delle città "classiche" a seguito dell'inserimento nel tessuto più antico degli edifici di culto) e all'habitat rurale (studio degli insediamenti originati da monasteri e chiese plebane, con le conseguenti implicazioni di natura socioeconomica).

 

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Data: 13 Febbraio 2022
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Archeologia biblica

Data: 11 Giugno 2018
Numero pagine: 14
Autore: Jean-Baptiste Humbert
Anno Pubblicazione: 2010
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Cos'è un concilio

 

Dopo il 325, e il Concilio di Nicea, Costantino si imbarca in un grande programma di edificazione religiosa nella parte orientale dell’impero. Eusebio, vescovo di Cesarea, ci informa che la Palestina fu scelta come particolare beneficiaria di questa attività (Eusebius, De Laud. Const., IX), venendo così ad assumere una nuova fisionomia, marcatamente cristiana. Questi cambiamenti furono evidenti soprattutto a Gerusalemme, il cui ruolo, nel piano generale della riqualificazione cristiana voluta da Costantino, deve molto all’apporto dato dai vescovi, protagonisti dei dibattiti sulle principali questioni dogmatiche all’epoca ancora in via di definizione, e spesso committenti dello spazio liturgico.

Spesso, infatti, la cattedra gerosolimitana viene coinvolta: è qui che per esempio avvenne la riconciliazione di Ario (sinodo del 335: Eus., Vita Const. IV, 47; Ath., Syn, 21; Ath., apol sec. 84; Socr, h.e. I 33; e Thdt., h. e. I 31), alla fine di una disputa che perdurava dal 325. Anni, dunque, che videro intrecciarsi la questione ariana con l’avanzare dei lavori del cantiere del Santo Sepolcro, la cui dedicazione – non sappiamo se coincidente o meno con la fine dei lavori – si colloca proprio nel 335. 

Per meglio comprendere la natura dei concili e l'impatto delle decisioni conciliari nel corso del tempo si invita a leggere la voce Concilio del Dizionario di Storia pubblicato online dall'Enciclopedia Treccani.

 

Nella Chiesa cattolica, riunione dei vescovi. La prassi di riunire conicili si definì nel 3° sec., quando si tennero i primi concili provinciali, convocati dal vescovo della metropoli, cui partecipavano tutti i vescovi delle città minori della provincia.

 

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Per approfondire

Perrone L., Da Nicea (325) a Calcedonia (451). I primi quattro concili ecumenici: istituzioni, dottrine, processi di ricezione, in G. Alberigo (ed.), Storia dei concili ecumenici, Brescia, 1990, pp. 11-118

 

 

Data: 13 Febbraio 2022
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Liturgia e liturgie

 

L’ ‘architettura sacra’ è, per sua natura, uno dei principali bacini collettori dei risultati dei dibattiti conciliari in corso, dovendo rispondere alle necessità della liturgia, che a sua volta raccoglie le istanze derivanti dall’evoluzione del pensiero teologico. Il lemma liturgia pubblicato sul portale dell'Enciclopedia Treccani permette di comprendere a cosa ci si riferisce, mentre il kit formativo di Massimiliano Proietti approfondisce l'argomento in maniera compiuta.

 

Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della liturgia è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, che per sé non hanno forma né regola per poter essere tramandate; e il desiderio di rappresentare il contenuto religioso in maniera visibile. Complessivamente si può dire che la liturgia fornisce quelle forme fisse di espressione di cui ha bisogno la religiosità collettiva e quindi essa ha anche una funzione sociale, in quanto unifica la comunità nella pratica religiosa.

 

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Per approfondire si consiglia di seguire il kit formativo realizzato per Pars da Massimiliano Proietti sulla liturgia nel cristianesimo antico. Vai al kit...

 

 

Data: 13 Febbraio 2022
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L’esempio del Santo Sepolcro

Data: 13 Febbraio 2022
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La configurazione semiariana delle costruzioni costantiniane del Santo Sepolcro

Data: 14 Febbraio 2022
Numero pagine: -
Autore: Bellarmino Bagatti
Anno Pubblicazione: 1984
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Scavi e restauri del Santo Sepolcro

Data: 13 Febbraio 2022
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Bibliografia sull'archeologia biblica

Data: 21 Febbraio 2022