La Questione Irlandese

Il kit prende per la prima cosa in esame la cronologia proposta sul portale online dell'Istituto Treccani, che si invita a scorrere per consocere i punti fondamentali della questione irlandese

1801: Il Parlamento di Londra vota l’Atto di Unione, che sopprime il Parlamento di Dublino e fissa le quote di rappresentanza irlandese a Westminster. È la nascita del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda.

1920: Con il Government of Ireland Act, i britannici istituiscono due parlamenti separati in Irlanda: quello di Belfast - per sei delle nove contee dell’Ulster - e quello di Dublino, per il resto del territorio irlandese. Viene così di fatto sancita la partizione dell’Irlanda e la separazione delle sei contee nordorientali, a maggioranza protestante e unionista, dal resto dell’isola.

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Il portale della rete BBC riporta una scheda in lingua inglese sulla Society of United Irishmen, che si ribellò all'autorità inglese per cercare di ottenere l'autonomia dell'Irlanda da Londra.

The Society of United Irishmen, founded in 1791, embraced Catholics, Protestants and Dissenters in its aim to remove English control from Irish affairs. Their bloody rebellion of 1798, however, resulted in the 1801 Act of Union, which brought Ireland tighter still under British control. Professor Thomas Bartlett tells their story.

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Per proseguire l'approfondimento si indirizza l'attenzione all'approfondimento sulla grande carestia che ha coinvolto l'Irlanda tra il 1845 e il 1849 pubblicato sul portale di Encyclopaedia Britannica

Great Famine, also called Irish Potato Famine, Great Irish Famine, or Famine of 1845–49, famine that occurred in Ireland in 1845–49 when the potato crop failed in successive years. The crop failures were caused by late blight, a disease that destroys both the leaves and the edible roots, or tubers, of the potato plant. The causative agent of late blight is the water mold Phytophthora infestans. The Irish famine was the worst to occur in Europe in the 19th century.

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Il portale Rai Cultura mette a disposizione un video sulla cosiddetta rivolta di Pasqua del 1916 tratto dal programma Il Giorno e la Storia, con cui proseguire l'approfondimento.

1.600 militanti repubblicani irlandesi occupano una serie di edifici pubblici di Dublino, dando inizio alla cosiddetta rivolta di Pasqua. La ribellione, che nei piani del leader nazionalista Roger Casement, avrebbe dovuto ottenere l’aiuto della Germania ed essere favorita dall’impegno militare inglese sui vari fronti della guerra mondiale, deve invece fare a meno delle armi tedesche, intercettate in mare, e viene soffocata nel giro di sei giorni. Nonostante la sconfitta, la rivolta di Pasqua viene considerata una tappa fondamentale nella nascita della Repubblica d’Irlanda.

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Il quotidiano online Il Post propone un interessante contributo sull'Accordo del Venerdì Santo, il momento più importante del processo di pace in Irlanda del Nord, che segnò l'inizio della fine di 30 anni di violenze.

«L’Irlanda del Nord per 30 anni è stata un esempio di violenza, bigotteria e irragionevolezza, ma è riuscita a fare un passo avanti», disse il political editor di BBC Robin Oakley il pomeriggio del 10 aprile del 1998. Pochi minuti prima, gli allora capi dei governi britannico e irlandese, Tony Blair e Bertie Ahern, avevano annunciato a Belfast la firma dei cosiddetti Accordi del Venerdì Santo, uno dei momenti più importanti del lungo e difficoltoso processo di pace in Irlanda del Nord, con cui ci si avvicinò alla fine delle violenze che avevano segnato per 30 anni la storia del paese, i cosiddetti Troubles

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