Il sepolcreto ebraico di Taranto
Tornerà alla luce il sepolcreto ebraico di Taranto
Il sepolcreto ebraico sotto il Palazzo degli Uffici di Taranto tornerà alla luce. E nell’attesa di riportare dove furono inumati 15 secoli fa gli scheletri rimossi durante gli scavi del 2006, quei resti umani troveranno dignitosa sepoltura, secondo le norme religiose ebraiche, e non resteranno insepolti nei depositi della Soprintendenza tarantina.
I resti del sepolcreto, che fu in uso dal IV secolo d.C. (almeno) fino al IX, quando Taranto, ad inizio X secolo, fu distrutta dai Saraceni (e fu a fine secolo riedificata dai Bizantini, ma solo nella ristretta cerchia dell’antica acropoli, trasformata quasi in isola), unica traccia ancora in contesto della presenza in Taranto della più antica colonia ebraica al mondo dopo la diaspora (questo almeno dice una tradizione ebraica risalente al Medioevo) saranno preservati, si provvederà ad una indagine archeologica più ampia e saranno poi resi visibili.
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