Ferdinando Maurici racconta la vicenda della contrapposizione tra i normanni e uno degli ultimi reggenti islamici della Sicilia, Mohammed ibn Abbad, nell'articolo Uno stato musulmano nell'Europa cristiana del XIII secolo: l'emirato siciliano di Mohammed ibn Abbad, pubblicato su Acta historica et archaeologica mediaevalia. Il saggio aiuta ad approfondire attraverso una «case history» il rapporto tra dominatori e dominati quando i normanni si sostituirono agli arabo-islamici nel governo dell'isola.

 

Concetti e definizioni come quelli di «risveglio dell'Europa», «dilatazione in Europa»,«dinamismo dell'Occidente» o Aufbruch Europas costituiscono ormai quasi delle epigrafi per la storia del vecchio continente nei secoli centrali del Medioevo, dall'Xl alla metà del XIII. Fenomeni altrettanto chiari, e definizioni altrettanto consuete, sono quelli di «decadenza»  o «caduta dell'Oriente», un Oriente inteso ovviamente in senso non meramente geografico e che comprende, oltre all'impero bizantino, tutto il mondo islamico-mediterraneo, dalla Siria al Maghrib all'Andalus. Al concetto di Aufbruch e di Aufbruchszeit e inoltre implicitamente legata la suggestiva contrapposizione proposta da F. Heer fra un'Europa «aperta» del XII ed ancora dei primi del XIII secolo ed un successiva Europa «chiusa» che, esaurita la fase di espansione, si ritrova e si richiude all'interno dei suoi confini, prima dell'età delle scoperte e della grande espansione oltreoceano. Non vi dubbio che, agli inizi del XIV secolo, la Cristianità nel  suo complesso è ormai stabilizzata e che I'età della frontiera appartiene al passato.

 

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