Jean Kehayan, giornalista e scrittore francese di origine armena, ha viaggiato attraverso la Turchia per tornare nei luoghi da cui è stata costretta a fuggire la famiglia paterna a causa delle persecuzioni subite dagli armeni all'inizio del Novecento.

 

Mio padre si chiamava Setrak. Era nato a Karputh, verosimilmente in un secolo che aveva solo otto anni e non manifestava ancora segni di follia. La sua famiglia faceva parte della comunità armena di Anatolia che all’epoca contava due milioni di anime. Mio padre è fuggito dal suo villaggio in una sera di aprile del 1915, dopo che un’orda di soldati, di gendarmi e di ausiliari curdi – i tchété che hanno assillato le nostre notti d’infanzia – ha invaso la fattoria in cui viveva una famiglia di trenta persone.

 

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