Esistono diverse tipologie di tafsīr, in base alla metodologia scelta e all’obiettivo che l’autore si è posto durante l’analisi del Corano.  Riguardo al primo commentario moderno e riformista si può leggere un articolo di Hamadi Redissi pubblicato su oasiscenter.eu, Quell’“eretico ortodosso” che osò ripensare l’Islam

 

Muhammad ‘Abduh ha dato il meglio di sé tre anni prima della sua morte, avvenuta nel 1905, con il libro “L’Islam, il Cristianesimo e il loro approccio alla scienza e alla civiltà” (Al-Islām wa-l-Nasrāniyya ma‘ al-‘Ilm wa-l-Madaniyya), alla cui base si trova una serie di articoli pubblicati su al-Manār, rivista fondata nel 1898 dal suo discepolo e biografo autorizzato Rashid Rida (m. 1935). In realtà, ‘Abduh aveva solamente reagito all’elogio che nel 1902 Farah Antun (m. 1922), cristiano libanese rifugiato al Cairo, aveva riservato sulla sua rivista, al-Jāmi‘a, al libro "Averroè e l’averroismo", di Ernest Renan (1853).

 

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