Uno dei cinque pilastri dell’Islām è il ḥajj, il pellegrinaggio alla Mecca che ogni buon musulmano deve compiere almeno una volta nella vita. Per i fedeli musulmani del Caucaso, vittime della repressione statale che impediva loro un pieno svolgimento della vita religiosa, il pellegrinaggio verso i luoghi sacri dell’Islām diveniva di fatto impossibile. A causa di ciò nel Daghestan la montagna sacra di Shalbuzdag divenne un’alternativa per poter adempiere ai propri doveri e ai precetti musulmani:
In epoca sovietica, quando i culti religiosi venivano repressi, era divenuta un'alternativa al pellegrinaggio alla Mecca. Ma anche ora che non è più così la montagna sacra di Shalbuzdag attira ogni estate centinaia di pellegrini
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Per approfondire
Per una visione d’insieme dell’Islām e del sufismo in queste regioni, si segnala la tesi di laurea di Vittoria Carandini scaricabile su balcanicaucaso.org, intitolata Le confraternite musulmane nel Caucaso e in Asia centrale tra il XIX e il XX Secolo