Michele Sarfatti, studioso della persecuzione antiebraica e della storia degli ebrei in Italia nel XX secolo, propone una lettura delle vessazioni subite in Italia dai cittadini di religione ebraica durante il periodo bellico nel breve saggio La persecuzione degli ebrei in Italia, a cui si rimanda per un approfondimento più specifico.
La persecuzione degli ebrei in Europa negli anni Trenta – Quaranta del Novecento fu un evento tragico che costituisce tuttora una delle pagine più infamanti della storia continentale. Dal 1933 al 1945 gran parte degli ebrei europei subì, in una tortuosa ma incessante progressione cronologica e geografica, dapprima la revoca di pressoché tutti i diritti civili e infine quella dello stesso diritto alla vita. Circa sei milioni di essi vennero uccisi – in eccidi di massa o nelle camere a gas – tra il 1941 e il 1945. Antico antigiudaismo cristiano, nuovo razzismo scientifico, moderno nazionalismo, nuovissimo spirito tecnologico, profondo spirito reazionario, recente antisemitismo politico, tutto ciò e altro ancora compose una miscela che, nel contesto del nuovo sanguinoso conflitto mondiale, produsse la shoah (vocabolo ebraico che significa catastrofe, distruzione).
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