La Via della Seta ha ricoperto dunque un ruolo fondamentale nella storia dell’umanità, rappresentando un crocevia fondamentale per l’incontro e lo scambio tra i diversi popoli delle regioni che attraversava. Un articolo di Antonio Delisa, reperibile su storiografia.me, ne sottolinea l’importanza mettendo in evidenza le peculiarità di questa rotta commerciale.

 

La Via della seta era reticolo che si sviluppava per circa 8.000 km, fatto di itinerari terrestri, marittimi e fluviali lungo i quali nell’antichità si erano snodati i commerci tra gli imperi cinesi e l’Occidente. Le vie carovaniere attraversavano l’Asia centrale e il Medio Oriente, collegando Chang’an (oggi Xi’an), in Cina, all’Asia Minore e al Mediterraneo attraverso il Medio Oriente e il Vicino Oriente. Le diramazioni si estendevano poi a est alla Corea e al Giappone e, a Sud, all’India. Il nome apparve per la prima volta nel 1877, quando il geografo tedesco Ferdinand von Richthofen (1833-1905) pubblicò l’opera Tagebucher aus China. Nell’Introduzione von Richthofen nomina la Seidenstraße, la «Via della seta»

 

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